Chirurgia ricostruttiva ed estetica: quali materiali vengono usati oggi?

Chirurgia ricostruttiva ed estetica: quali materiali vengono usati oggi?
I materiali utilizzati per la chirurgia estetica e ricostruttiva si sono evoluti nel corso degli anni. Da un lato, le protesi in silicone mirano a simulare sia per forma che consistenza un seno naturale , dall’altro, si sono fatte strada altre tecniche che prevedono l’uso di materiali biologici come il proprio tessuto adiposo, prelevato da un’altra sede del corpo della paziente. Ne abbiamo parlato con il dott. Damiano Tambasco, responsabile della chirurgia estetica di Ospedale San Carlo di Nancy

Quali sono i nuovi materiali utilizzati in chirurgia estetica

Le protesi in silicone

Le protesi in gel di silicone vengono utilizzate in diversi trattamenti di chirurgia estetica. Più frequentemente si utilizzano nella mastoplastica, ovvero l’aumento volumetrico del seno. 
Le protesi mammarie hanno subito una forte evoluzione negli anni ed oggi si differenziano per forma, proiezione, morbidezza del gel e, ovviamente, dimensione. Ne consegue che il chirurgo ha una gamma molto ampia di impianti fra cui scegliere. Pertanto, con una programmazione attenta dell’intervento, è possibile calibrare l’impianto alla struttura  corporea della paziente, permettendo  di creare un seno in perfetta armonia con il resto del corpo.
Uno dei vantaggi rispetto all’innesto di tessuto adiposo autologo è che le protesi di nuova generazioni sono molto durevoli, senza la necessità di esser sostituite frequentemente. 
Oltre alle classiche tipologia di protesi rotonde e anatomiche (a goccia) disponiamo oggi di protesi rotonde caratterizzate da un gel estremanente morbido che tende, pertanto, anche in posizione eretta, a distribuirsi come una protesi a goccia. Ovviamente trattandosi comunque di una protesi rotonda, anche in caso di rotazione, la forma del seno non ne risente. Questa tipologia di protesi risulta quindi molto adatta a pazienti che praticano sport assiduamente e che sarebbero soggette ad un rischio più elevato di rotazione dell’impianto.

L’innesto di tessuto adiposo

L’impiego del tessuto adiposo in chirurgia plastica rappresenta una tecnica relativamente recente, che si è diffusa negli ultimi anni. Se fino a qualche anno fa il grasso veniva semplicemente rimosso, oggi può essere utilizzato come preziosa materia prima per rimodellare le forme e ringiovanire l’aspetto delle pazienti.
L’adipe è un tessuto maggiormente presente nei giovani. Infatti solitamente gli anziani hanno poco grasso proprio perché con l’avanzare degli anni il tessuto adiposo tende a riassorbirsi.
Oggi il grasso è un tessuto da utilizzare in casi selezionati come alternativa alle protesi in silicone . Selezionati perchè è una procedura possibile solo in pazienti che dispongono di quantità adeguate di tessuto adiposo. Non è facile perciò realizzare questo tipo di intervento su pazienti molto magre. L’operazione consiste nell’aspirare con una microcannula smussa il tessuto adiposo da zone di deposito ( addome, fianchi e ginocchia per esempio) per ricollocarlo in zone che necessitano di essere rimodellate e ringiovanite ( seno, glutei, viso). Si parla di ringiovanimento perché è stato provato che il tessuto adiposo correttamente prelevato e trattato, risulta essere una preziosa fonte di cellule staminali, in grado di poter migliorare per esempio anche la qualità della pelle ove viene impiantato. 

Un plus è sicuramento rappresentato dalla naturalezza del risultato, inoltre venendo prelevato dallo stesso  paziente non è soggetto a reazioni da parte del sistema immunitario.
Gli svantaggi della tecnica sono rappresentate dal riassorbimento iniziale a cui è soggetto il grasso, riassorbimento che non sempre è prevedibile e dall’impossibilità di poter trapiantare, per esempio a livello del seno, grossi volumi. Negli ultimi anni quindi spesso si ricorre al proprio tessuto adiposo per il seno in combinata con le protesi mammarie, per poter aggiungere naturalezza e morbidezza ad una mastoplastica additiva classica. A livello dei glutei invece il tessuto adiposo rappresenta una validissima alternativa alle protesi quando si dispone di quantitativi importanti di grasso da prelevare. Il lipofilling gluteo consente di modellare forma e volume in maniera naturale e prevedibile durante un intervento combinato di liposcultura. 
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Revisione medica a cura di: Dott. Damiano Tambasco

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