Il corpo della donna durante i 9 mesi di gravidanza si trasforma: cambia la forma, il ritmo del metabolismo e gli organi si adattano per far sì che il feto si sviluppi al meglio. I cambiamenti riguardano anche l’occhio, che subisce a sua volta gli effetti delle variazioni ormonali. Ne abbiamo parlato con il
Dott. Marco Balestrieri, oculista presso il
Primus Forlì Medical Center.
Come cambia l’occhio
“Sia nella primissima fase della gravidanza che durante la fase di allattamento, la struttura dell’occhio subisce diversi mutamenti – spiega il Dott.Balestrieri – sono infatti coinvolte diverse parti, dalle palpebre al cristallino fino alla struttura retinica”.
La causa di questi cambiamenti sono le variazioni ormonali. “La parte più coinvolta in genere è la
cornea, che tende a riempirsi maggiormente di acqua e subisce, quindi, un’alterazione della sua curvatura e dello spessore, e di conseguenza una modifica del potere refrattivo totale dell’occhio stesso”.
“Si tratta comunque di
fenomeni transitori, che si auto risolvono poco dopo la fine della gravidanza” rassicura il Dott. Balestrieri. Per questo è sconsigliato intraprendere percorsi di correzione visiva durante la gravidanza e l’allattamento.
La sintomatologia
I sintomi si presentano fin dall’inizio della gravidanza, soprattutto nei primi periodi, con un leggero miglioramento verso la conclusione dei 9 mesi, per poi peggiorare ulteriormente durante l’allattamento.
Una delle sintomatologie più comuni è quella dell’
offuscamento della vista. “La donna durante la gravidanza avverte un abbassamento o offuscamento della vista e, nei casi di persone che già presentano un difetto visivo, si può verificare un peggioramento di questi ultimi.
Altri sintomi, in genere meno impattanti e per questo solitamente anche meno trattati, sono quelli legati alla
sindrome dell’occhio secco, la cui sintomatologia è legata allo squilibrio ormonale che si verifica in gravidanza e, nello specifico, alla riduzione degli androgeni.
Con la fine dell’allattamento, l’occhio torna al suo stato pre-gravidanza. Nel caso di un abbassamento della vista, che può variare da soggetto a soggetto di diversi decimi, la donna riscontrerà i tipici sintomi correlati, come cefalea, affaticamento, arrossamento e bruciore.
Come intervenire
Come già riportato, si tratta di disturbi transitori, motivo per cui
non è necessario allarmarsi o correre a comprare degli occhiali. “Nel caso della sindrome dell’occhio secco è comunque consigliato e preferibile sottoporsi ad una visita – specifica il Dott. Balestrieri - in modo da poter identificare dei sostituti lacrimali e intervenire, quindi, per aiutare la produzione deficitaria di lacrime”.
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