Consigli per riprendere l'attività fisica in sicurezza

Come riprendere l'attività fisica in sicurezza
Nei giorni del lockdown, c’è chi ha staccato completamente la spina, rinunciando all’attività fisica e chi invece, ligio al “dovere” ha continuato a seguire un programma di workout. 
Se questi ultimi non avranno sicuramente problemi a riprendere la propria routine anche di allenamento, per gli altri non sarà così immediato.
Chi ha scelto di passare i giorni di lockdown sul divano ha pregiudicato, oltre alla forma fisica, anche quella muscolare e la tonicità. Riprendere improvvisamente l’attività fisica può aumentare il rischio di traumi, avverte il massofisoterapista Fabrizio Borra del Poliambulatorio delle Terme di Castrocaro.

Quali consigli darebbe a chi non vede l'ora di riprendere gli allenamenti? 
“La riduzione del movimento quotidiano cui ci ha costretto questo lockdown, ha determinato anche un’inattività del sistema vascolare, una limitata mobilità, flessibilità e contrazione dell’apparato muscolare, per questo ci si deve rimettere in moto in modo graduale. Se non si è in grado di gestire un equilibrato ritorno all’attività ci si può affidare a personale esperto anche on line o tramite un consulto telefonico”.

Come si possono evitare spiacevoli infortuni?
“Bisogna ripartire dal “ricondizionamento” fisico, ossia seguire programmi per riequilibrare e ribilanciare i movimenti prima di riprendere l’attività sportiva al 100%. Bisogna rendere nuovamente al corpo flessibilità e mobilità articolare altrimenti l’organismo rischia il sovraccarico. Voler riprendere velocemente, significa sollecitare in maniera esagerata l’apparato muscolare così da incorrere in patologie tendinee e articolari come, per esempio, il mal di schiena, che potrebbero richiedere il ricorso a sedute riabilitative.  Ecco perché bisogna gradualmente riabituare il fisico all’attività e poi dedicarsi nuovamente al proprio sport.”.

Il massofisioterapista utilizza il massaggio e le manipolazioni per trattare le diverse patologie muscolo – scheletriche. Come cambierà il vostro lavoro nelle fasi 2 e 3?
“ Di certo sono cambiate le modalità di accesso dei pazienti. Abbiamo distanziato gli appuntamenti in modo che tra un paziente e l’atro vi sia un intervallo tale da evitare il formarsi di gruppi troppo ravvicinati. Dovendo garantire l’aspetto fisioterapico e riabilitativo, il metro di distanza nel nostro lavoro non può esserci, dobbiamo per forza venire a contatto con il paziente, adotteremo l’uso dei DPI (Dispositivi di Protezione Individuali) per garantire il massimo della sicurezza possibile sia per gli operatori sia per i pazienti”. 

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