Villa Torri Hospital / 29 marzo 2021

Covid-19, come evitare la depressione da isolamento

Covid-19, come evitare la depressione da isolamento
Ciò che è avvenuto in questo ultimo anno ha creato non poche ripercussioni dal punto di vista psicologico su tutti noi, soprattutto in termini di sintomatologia ansiosa e depressiva.
“Possiamo definire la depressione – spiega la dott.ssa Ildegarda Gardini, psicologa, psicoterapeuta e Istruttrice Senior di protocolli Mindfulness Based a Villa Torri Hospital di Bologna – come uno stato d’animo alterato che può manifestarsi con tristezza, apatia ed un senso di stanchezza fisica e psicologica che porta ad una caduta del tono dell’umore”. 
 
“Gli effetti della pandemia sono stati ad oggi drammatici. Con il primo lockdown abbiamo vissuto una situazione altamente traumatica che ci ha fatto sentire in uno stato di pericolo sconosciuto, e invisibile, mai vissuto in precedenza. Nella stagione estiva abbiamo tirato un sospiro di sollievo, con l’illusione di poter riprendere una sorta di normalità quotidiana, ma poi ci siamo trovati nuovamente in uno stato di allerta che ci ha imposto rigide norme restrittive che hanno intaccato di nuovo tutto il nostro mondo relazionale, lavorativo e personale. Perdita del lavoro, lutti che non hanno avuto modo di essere elaborati nel modo più consono, isolamento sociale, nonché paura del contagio e dell’evoluzione della malattia non hanno certo aiutato”.
 
“L’Oms ha segnalato l’insorgenza del fenomeno della “Pandemic Fatigue”, che può venire tradotto come una sensazione di notevole stress, stanchezza e demotivazione di fronte alla situazione sanitaria di emergenza e che può portare le persone a non mettere più in atto i comportamenti protettivi raccomandati per la tutela della salute individuale e della comunità di appartenenza, in quanto ritenuti inefficaci di fronte ad un virus che non si arresta”.


Causa Covid e lockdown, come incide il cambio di abitudini e il trascorrere la maggior parte della giornata tra le mura domestiche?
 
La quarantena e il riproporsi del lockdown hanno avuto un notevole impatto psicologico sulle nostre abitudini: le attività legate al tempo libero, la possibilità di andare in palestra, di uscire per un aperitivo o una cena, o di andare al cinema o a teatro, che ci permettevano di crearci uno spazio di relax e distrazione ci sono state improvvisamente negate. Questa libertà che ci è stata sottratta ha creato un enorme senso di frustrazione: una delle reazioni più comuni è la sensazione di sentirsi impotenti e come chiusi in gabbia, soprattutto per le fasce di età più giovani. Sono emersi dati allarmanti sull’aumento di separazioni, di gravi crisi di coppia, nonché sull’aumento di casi di violenza domestica, dovuti ad una convivenza forzata.
 
 
Quando è bene rivolgersi ad uno specialista?
 
Spesso tendiamo a rinchiuderci in noi stessi a fronte di una sorta di pudore che abbiamo nel voler nascondere le nostre difficoltà, abbiamo paura a mostrare il nostro lato più fragile per il timore di essere considerati non in grado di fronteggiare la situazione. Questa situazione può creare un senso di insoddisfazione cronica, un aumento dell’aggressività rivolta agli altri ma anche a noi stessi, e una situazione di stress che ha ripercussioni sulla nostra quotidianità che può portare a insonnia, nervosismo, perdita o aumento dell’appetito, ricorso a farmaci o all’alcol per contenere l’ansia. Se ci accorgiamo che questi fattori si presentano con una certa frequenza potrebbe essere molto utile cercare un aiuto da un professionista con una formazione adeguata. Si sono attivati moltissimi servizi che forniscono aiuto psicologico da parte di associazioni ed istituzioni in grado di aiutare, almeno in prima battuta, le persone che si trovano in una situazione di disagio.
 
 
Quali piccoli suggerimenti può dare da applicare nell'immediato, nella quotidianità per combattere questo status?
 
Anche in merito a questo, i consigli che vengono forniti da chi si occupa di salute mentale vanno praticamente tutti nella stessa direzione: cercare di mantenere una routine che ci permette di rimanere ancorati a ciò che è certo, anche se ci stiamo abituando a vivere in un clima di incertezza, è il primo passo da mettere in atto.
Molto utile è praticare attività fisica per permettere al nostro organismo di scaricare le tensioni e tarare i nostri impegni dando la priorità, possibilmente, ad attività che ci piacciono e che ci aiutano a rilassarci come yoga, meditazione, pilates, ma anche leggere e coltivare i nostri hobby.
Di grande importanza è anche ricorrere ad una sana alimentazione, ricca di frutta e verdura, utilizzando alimenti che siano in grado di rafforzare il nostro benessere psicofisico e il nostro sistema immunitario.
Un altro suggerimento che può contenere i livelli di ansia è quello di non sovraesporsi alle notizie continue e spesso contradittorie che ci vengono fornite dai media: avere timori e paure è perfettamente normale, ma l’ansia eccessiva è controproducente in quanto può portarci ad utilizzare comportamenti disfunzionali, fino ad arrivare ad un abbassamento delle difese del nostro organismo.

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