Dott.ssa Lapini, cos’è il glutine?
Il glutine è un complesso proteico contenuto in alcuni cereali come frumento, orzo, segale, farro, kamut, spelta,Triticale, frik, avena, bulgur e in tutte le loro farine e i loro derivati. Risulta tossico, nei soggetti affetti da celiachia, alterando la struttura e la funzionalità della mucosa intestinale, fino a compromettere l’assorbimento dei nutrienti e, quindi, lo stato di nutrizione dell’intero organismo.
La celiachia è una malattia cronica?
La celiachia è una condizione permanente di intolleranza al glutine ed è paragonabile, ad esempio, a quella al lattosio. L’unica terapia è la dieta priva di glutine che va portata avanti per tutta la vita. Nei soggetti affetti da celiachia sembra esistere una predisposizione genetica.
Quali sono i sintomi?
Il sospetto di celiachia può nascere in presenza di sintomi, familiarità o altre malattie frequentemente associate come le malattie autoimmuni. Le manifestazioni cliniche possono essere svariate: da situazioni asintomatiche a sintomi aspecifici (stanchezza persistente, dolori addominali, dermatiti o disturbi della fertilità) fino ai sintomi più classici come diarrea, perdita di peso, anemia.
Come si diagnostica?
Dopo aver consultato uno specialista è opportuno richiedere, in prima battuta, il dosaggio di anticorpi specifici attraverso un comune prelievo ematico (in particolare gli anticorpi anti-transglutaminasi e anti-endomisio). In caso positivo, per la diagnosi definitiva è necessario procedere con la biopsia del duodeno (primo tratto intestinale), eseguita solitamente per via endoscopica attraverso una comune gastroscopia. È importante ricordare che sia il dosaggio degli anticorpi che l’esame istologico devono essere effettuati a dieta libera, cioè continuando ad assumere alimenti che contengano glutine.
Qual è la terapia da seguire?
In caso di celiachia, la terapia più efficace, al momento è la dieta priva di glutine che, se seguita in maniera corretta e permanente, consente una totale remissione dei sintomi e delle alterazioni intestinali, proteggendo anche dallo sviluppo di complicanze future.
In quest’ambito c’è un errore comune che molti soggetti commettono. Tante persone, non affette da celiachia, iniziano a seguire un'alimentazione priva di glutine, pensando che si tratti di una “dieta dimagrante”, con l’obiettivo quindi di perdere peso. E’ importante sottolineare invece che si tratta di una terapia specifica e che gli alimenti privi di glutine spesso contengono, per mantenere la palatabilità, una percentuale maggiore di grassi. Ecco perché il suggerimento è di rivolgersi sempre allo specialista di riferimento prima di decidere autonomamente di eliminare il glutine dalla propria alimentazione.
A
Ravenna Medical Center i pazienti sono seguiti con un
piano alimentare su misura, specifico per bilanciare il giusto apporto di tutti i nutrienti funzionali al benessere generale ma senza glutine. rivolgersi a uno specialista è fondamentale per evitare i rischi che si corrono adottando metodi fai-da-te per perdere peso o per sostituire i progotti con il glutine, che a lungo andare possono comportare scompensi e insorgenza di ulteriori patologie.
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