I disturbi del sonno nei bambini: quali sono i più comuni e come intervenire

I disturbi del sonno nei bambini: quali sono i più comuni e come intervenire
Se avete un bambino piccolo, saprete che è molto raro che dorma una notte intera senza interruzioni. I bambini fino a 3 anni tendono a svegliarsi anche più volte durante la stessa notte, o faticano a prendere sonno. Se da un lato è vero che in età infantile è normale che il sonno dei bambini non sia continuativo è anche vero che, purtroppo, sono in crescita i disturbi del sonno anche fra i più piccoli.

In età pediatrica (prescolare e scolare) sono prevalentemente due le patologie che possono interessare i bambini: – afferma la dottoressa Annalisa Enrico, otorinolaringoiatra pediatrico e medico esperto in disturbi del sonno (iscritta all’AIMS – Associazione Italiana Medicina del Sonno) presso la Clinica Santa Caterina da Siena il russamento, che interessa dal 3% al 27% dei piccoli pazienti e l’OSAS (le Apnee ostruttive del sonno) che, pur essendo più rara, interessa quasi il 6% dei bambini. Sebbene quest’ultima patologia possa interessare i bambini di tutte le età fino all’adolescenza, è più comune fra i 2 e i 6 anni”.
Il russamento e le apnee si verificano quando l’aria fatica a passare attraverso le vie respiratorie: una difficoltà da non trascurare perché può portare alla comparsa di disturbi ben più gravi. Spesso i problemi respiratori sono dati dall’ingrossamento delle adenoidi e delle tonsille, le ghiandole del sistema linfatico, che provocano russamento e interruzione del respiro per qualche secondo. Né il bambino né i genitori si accorgono di questa condizione: il sonno non viene interrotto, ma al mattino il bambino sarà svogliato e farà fatica a stare attento. La sonnolenza, invece, che è il campanello di allarme per gli adulti che soffrono di questi stessi disturbi, è molto meno frequente e riguarda solo il 20% dei bambini affetti da OSAS.

I sintomi per capire se il vostro bambino soffre di una patologia del sonno

Se sospettate che vostro figlio possa avere un disturbo del sonno, ci sono dei sintomi e dei segnali di cui tenere conto. Di notte si possono verificare:
  • russamento,
  • apnee,
  • respirazione con la bocca e non con il naso,
  • respirazione forzata o difficoltosa, con arresti del respiro.
Se il sonno appare agitato, durante il quale il bambino assume posizioni particolari e la sudorazione è profusa, è possibile che ci sia un disturbo del sonno sottostante” precisa la dottoressa Enrico. “Anche di giorno si possono verificare dei sintomi che fungono da campanello di allarme: se il bambino appare iperattivo e irritato e a scuola gli insegnanti lamentano un deficit di attenzione e il rendimento scolastico è scarso, meglio indagare con un medico esperto in medicina del sonno la presenza di un disturbo del sonno”. L’osservazione dei genitori e degli insegnanti è quindi fondamentale per capire se può esserci un disturbo del sonno.

La Clinica del Sonno: le cure per i bambini

La Clinica Santa Caterina da Siena di Torino ha attivato al suo interno una Sleep Clinic che si occupa dei disturbi del sonno di adulti e bambini. “In prevalenza qui curiamo i bambini in età prescolare e scolare (correlabile alla presenza di adenoidi e/o tonsille ipertrofiche), ma anche adolescenti per lo più in sovrappeso” spiega la dottoressa Enrico.

Dopo una visita otorinolaringoiatrica, l’equipe medica può eseguire uno dei seguenti esami diagnostici, i cui dati saranno interpretati da parte del medico esperto in medicina del sonno:
  • videoscopia rino-faringo-laringea: si esegue quando c’è il sospetto che le dimensioni delle adenoidi e delle tonsille possano ostacolare il flusso aereo e favorire, in questo modo, il russamento e le apnee. È un esame di facile esecuzione che non richiede anestesia ed è indolore;
  • monitoraggio notturno a 4 canali: si tratta di un esame non invasivo e non doloroso, eseguito a casa mentre il bambino dorme nelle ore notturne. Un tecnico specializzato della Clinica posiziona degli elettrodi sul torace del bambino – che in genere accetta di buon grado poiché, grazie all’esperienza del personale medico, gli si spiega in modo divertente che i “cerotti magici” (i sensori) che vengono applicati lo trasformeranno per una notte in un piccolo robot con un dito che nel buio si illumina (per la presenza del sensore della saturazione). Questo esame viene eseguito nei bambini affetti da OSAS al fine di avviare nel più breve tempo possibile l’intervento chirurgico di adenotonsillectomia;
  • polisonnografia: anche questo esame completamente non invasivo e indolore – che può essere eseguito a casa – registra diversi parametri durante il sonno grazie all’applicazione di elettrodi.  Fra i parametri che vengono registrati sono compresi anche i movimenti degli arti, la posizione corporea e i parametri respiratori. La polisonnografia viene eseguita per stabilire la presenza e la gravità del disturbo del sonno di cui soffre il bambino.

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