Ospedale Cortina / 28 aprile 2022

Quando il coccige fa male: quali sono le cause e come si tratta il dolore

dolore schiena
Il sacro, o coccige, è un insieme di cinque vertebre fuse nell’ultima porzione della nostra colonna vertebrale. A differenza delle altre vertebre che compongono il rachide, quelle coccigee non sono mobili.

Qual è il ruolo del sacro: lo chiarisce il dottor Davide Paratore dell'Unità di Ortopedia dell'Ospedale Cortina accreditato SSN spiegando che è un punto di ancoraggio per legamenti e muscoli che da un lato stabilizza il rachide e dall’altro sostiene il pavimento pelvico. Per questo motivo, è una struttura innervata che, in alcune circostanze, può dare dolore. Questa condizione clinica è chiamata
coccigodinia

Quali solo le cause più frequenti di dolore nell’area del coccige?

A causare dolore possono essere traumi o cadute sul sacro, durante le attività sportive o banalmente a causa di un incidente domestico;
  • Ci sono poi alcune attività ripetute che possono portare a un’infiammazione dei nervi della zona coccigea che provoca dolore: pedalare in bici, fare canottaggio, o qualsiasi altra attività che comporti un urto frequente e reiterato della regione sacrale;
  • Anche una postura scorretta in posizione seduta può infiammare i nervi: questa problematica si riscontra soprattutto in chi passa molto tempo al pc, con il bacino in scivolamento anteriore e con un’errata distribuzione del peso che va a gravare sul coccige. Questo problema è comune anche alle donne in gravidanza o alle persone in sovrappeso;
  • Inoltre, si può accusare un dolore all’osso sacro che è il riflesso di un’infiammazione del nervo sciatico o del nervo pudendo. Nel primo caso è di solito accompagnato da mal di schiena nella regione lombare, che interessa anche il gluteo e talvolta parte della coscia, posteriormente; nel secondo caso si prova dolore anche nell’area dei genitali. Se il problema dipende da un’infiammazione dei nervi, comunque, è frequente avvertire anche un formicolio;
  • Infine, la causa del dolore nella zona coccigea può essere una fistola, ovvero una sorta di cisti che rimane a lungo asintomatica e che quando si infiamma provoca dolore.

Come si tratta la coccigodinia?

Per individuare le cause e capire quali strutture sono coinvolte, se ci sono fratture o infiammazioni dei nervi, è utile in primis la visita medica. Si possono fare approfondimenti con esami di Diagnostica per immagini come la radiografia, la TC o la Risonanza Magnetica.
La prima cosa fare, quindi, è rivolgersi al proprio medico di fiducia che valuterà se è necessario approfondire.
Molto spesso il dolore diminuisce spontaneamente fino a sparire, ma in alcuni casi può diventare cronico o recidivante e occorre prestare maggiore attenzione.

Le terapie devono essere consigliate o prescritte dal medico, ma a seconda della causa della coccigodinia esistono alcune indicazioni di massima che possono risultare utili:
  • se il dolore dipende da un trauma o da una caduta, si consiglia di applicare del ghiaccio e assumere, se necessario, degli antidolorifici. Quando il dolore è molto forte o persistente, può essere prescritta una radiografia e una visita specialistica dall’ortopedico;   
  • anche quando il dolore è dovuto a un’attività ripetuta come il canottaggio o il ciclismo è utile fare impacchi di ghiaccio e prendere degli analgesici, ma ovviamente bisogna anche rispettare un periodo di riposo dall’attività che causa l’infiammazione;  
  • se il problema dipende dalla cattiva postura, è consigliabile ricorrere al fisioterapista per la ginnastica posturale o, se necessario, al fisiatra. Inoltre è sempre indicato cambiare posizione di tanto in tanto e fare delle piccole passeggiate per sgranchire le gambe e la colonna. La distribuzione del peso e lo spostamento della colonna durante la gravidanza non possono essere trattate direttamente, ma si possono svolgere esercizi fisioterapici per scaricare il peso. Come si diceva, anche il sovrappeso e l’obesità influiscono sulla coccigodinia: in questi casi è necessario rientrare nel normopeso e fare attività fisica;  
  • quando c’è un’infiammazione del nervo sciatico o del nervo pudendo, possono verificarsi altre problematiche funzionali nella deambulazione, nella minzione o nella riproduzione. In questi casi si può ricorrere su prescrizione medica ad una terapia farmacologica antinfiammatoria e antidolorifica e se necessario alla fisioterapia. Anche una visita specialistica dal fisiatra può essere indicata;
  • la fistola sacrococcigea si può trattare invece farmacologicamente con antibiotici e antidolorifici, ma spesso la soluzione è chirurgica, attraverso un intervento di rimozione, che di solito si svolge in ambulatorio e in anestesia locale.
Revisione medica a cura di: Dott. Davide Paratore

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