Maria Cecilia Hospital / 30 maggio 2023

Dopo l'alluvione, Maria Cecilia Hospital riprende le attività

Dopo l'alluvione, Maria Cecilia Hospital riprende le attività
Dopo soli 12 giorni dall’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna e che ha provocato l’allagamento
di Maria Cecilia Hospital, causando gravi danni alle strumentazioni e alla struttura e obbligando all’evacuazione di 180 pazienti, di cui 16 di terapia intensiva, l'ospedale riprende l’attività diagnostica, ambulatoriale e chirurgica.

Sempre nella giornata di oggi, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, durante la visita in Romagna nei luoghi maggiormente colpiti, ha incontrato a Forlì Ettore Sansavini, Presidente di GVM Care & Research. Il Presidente della Repubblica ha sottolineato, durante il colloquio, la dedizione dimostrata per superare questo drammatico momento e restituire al territorio e all’Italia tutta in soli 12 giorni l’ospedale nella sua piena funzione. Si sono uniti a questo ringraziamento anche il Presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini, la vice Presidente della Regione Irene Priolo e il Sindaco di Forlì Gian Luca Zattini.

Il mio primo pensiero - ha dichiarato Ettore Sansavini, Presidente di GVM Care & Research, in apertura della conferenza stampa tenutasi oggi a Maria Cecilia Hospitalè rivolto a tutte le persone che sono state colpite duramente dall’alluvione che ha risvegliato nelle nostre coscienze un senso di fragilità e transitorietà, purtroppo spesso sopito in molti di noi. Ma c’è stato qualcosa che ha fatto la differenza, sono le persone di questa terra, che si sono riscoperte ancora più generose e solidali e lo sono state anche con i nostri pazienti, aiutandoci senza sosta con immani sforzi e con dedizione per mettere in sicurezza tutti i pazienti e il nostro ospedale. Oggi siamo qui per rimettere a disposizione di tutti Maria Cecilia Hospital che, insieme al nostro gruppo GVM Care & Research, torna nuovamente al fianco del Servizio Sanitario Nazionale, pronti a riaccogliere i pazienti e le loro famiglie.”

Alla conferenza stampa che ha annunciato la riapertura di Maria Cecilia Hospital sono intervenuti, oltre al Presidente Sansavini, anche Lorenzo Venturini, AD Maria Cecilia Hospital, Raffaele Donini, Assessore Salute Regione Emilia Romagna, Tiziano Carradori, Direttore Generale AUSL Romagna, Federico Settembrini, assessore Comune di Cotignola, Mons. Giovanni Mosciatti, Vescovo Diocesi di Imola.

Maria Cecilia Hospital riparte, accogliendo i pazienti e i degenti e dando una speranza di cura e assistenza a tante personecommenta, Raffaele Donini, Assessore Salute Regione Emilia Romagna –. Insieme sanità pubblica e privato accreditato devono progettare il futuro perché tutti abbiamo a cuore la salute dei cittadini. La ripartenza non è solo tornare all’attività, ma c’è l’ambizione di compiere un viaggio insieme, per ampliare la ricerca a carattere scientifico per consolidare l’eccellenza e per fare in modo che il sistema Emilia Romagna, anche da questa vicenda, esca più forte di prima”.

L’ospedale di Cotignola era stato duramente colpito e prontamente evacuato in vista dell’inondazione dei piani inferiori. I pazienti hanno ricevuto assistenza e continuità di cura grazie alla rete di strutture del Gruppo: i trasferimenti sono avvenuti presso San Pier Damiano Hospital di Faenza, Villa Torri Hospital di Bologna e Salus Hospital di Reggio Emilia per coloro che erano in degenza o in attesa di interventi e, grazie alla collaborazione con l’Ospedale di Rimini, anche chi era in Terapia Intensiva ha trovato ospitalità. Chi attualmente ha intrapreso il percorso di cura, lo proseguirà presso la struttura dove è stato trasferito fino al momento delle dimissioni.

Grazie alla forza della rete di GVM Care & Research anche i percorsi di diagnosi e di cura ambulatoriale sono proseguiti, già da venerdì 19 maggio. I pazienti sono stati richiamati per fissare un nuovo appuntamento presso i centri GVM della Romagna, come ad esempio al Primus Forlì Medical Center e il moderno Centro Diagnostico Avanzato delle Terme di Castrocaro, dove si sono trasferiti tutti i medici degli ambulatori di Maria Cecilia Hospital, grazie ai quali è stata riprogrammata l’attività e dove è stato possibile eseguire esami quali TC, Risonanza Magnetica, mammografo, MOC e RX. Gli ambulatori delle Terme sono stati operativi dalle ore 8:00 alle 23:00 e questi orari verranno mantenuti anche per la settimana in corso per gestire il grande afflusso di pazienti.

Dopo tutti i test e campionature delle acque, sanificazioni e disinfestazioni ove necessario, Maria Cecilia Hospital torna da oggi nuovamente a disposizione delle persone del territorio e coloro che da sempre provengono da tutta Italia che necessitano di un centro ad Alta Specialità per attività in ambito neurochirurgico, cardiovascolare e di trattamento del piede diabetico.
La struttura sta inoltre lavorando alacremente per ripristinare due tecnologie d’avanguardia che sono state gravemente danneggiate, ovvero la Gamma Knife, per la quale si stanno valutando i danni con l’obiettivo di ripristinarla quanto prima e i cui pazienti sono stati trasferiti a Bari presso un’altra struttura di GVM che ne è dotata, e gli acceleratori lineari, i cui pazienti sono stati inseriti nell’agenda di altri ospedali pubblici da Bologna a Rimini.

Ringraziamo l’impegno e la generosità di tutte le persone vicine e lontane che hanno scelto di aiutarci, la protezione civile, gli speleologi, i volontari, le persone di Maria Cecilia Hospital e coloro che dalle altre nostre strutture sono accorse in aiuto – commenta Lorenzo Venturini, AD Maria Cecilia Hospital –. L’obiettivo anche in una situazione di emergenza è la continuità di cura e la vicinanza ai pazienti. E, in questo momento così difficile per la regione Emilia-Romagna, abbiamo dimostrato tutti insieme, ancora una volta, la coesione, l’altruismo e la solidarietà di cui questa terra è capace. Maria Cecilia Hospital riparte oggi per tornare a essere quel punto di riferimento di eccellenza per il territorio e per l’Italia”.
 

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