Città di Lecce Hospital / 14 dicembre 2022

Ecocardiografo 4D: quali sono i campi di applicazione

Ecocardiografo 4D: quali sono i campi di applicazione
Il Laboratorio di ecocardiografia di Città di Lecce Hospital dispone di un ecocardiografo 4D, un ecografo di ultima generazione che permette, grazie a software dedicati, l’acquisizione e l’analisi di immagini ecocardiografiche molto dettagliate. Le caratteristiche anatomiche messe in evidenza dall’ecocardiografo 4D sono particolarmente utili per il cardiochirurgo, che può usare queste informazioni anche in ambito chirurgico, per esempio durante gli interventi di riparazione delle valvole cardiache.
 
In questa intervista il Dott. Corrado Fiore, Responsabile del Laboratorio di Ecocardiografia di Città di Lecce Hospital, ci illustra i vantaggi di questa tecnologia e i principali campi di applicazioni in Cardiologia.
 

Quali vantaggi diagnostici offre?

Gli ecografi di ultima generazione sono un supporto fondamentale per ottenere diagnosi sempre più accurate. Rispetto alle ecocardiografie tradizionali, le immagini fornite dall’ecocardiografo 4D sono immagini di alta qualità, che mettono in risalto le caratteristiche strutturali del cuore e permettono di ricostruire in modo molto affidabile la struttura delle camere (atri e ventricoli) e delle valvole che regolano il flusso del sangue. 

In particolare, nell’ambito delle patologie delle valvole cardiache, l’ecocardiografo 4D è un supporto fondamentale per ricostruire non solo l’immagine tridimensionale della valvola ma anche il suo caratteristico movimento di apertura e chiusura.
La possibilità di ottenere immagini ad alta risoluzione della valvola in movimento fornisce al cardiochirurgo tutti i dettagli anatomici di cui ha bisogno per eseguire l’intervento e ottenere un risultato clinico ottimale.
 

Per quali procedure viene impiegato l’ecocardiografo 4D?

In cardiologia, l’ecocardiografo 4D può essere impiegato in diversi ambiti:
  • per formulare diagnosi sempre più precise quando un paziente si presenta in ambulatorio con un sospetto diagnostico da chiarire: coglie dettagli che potrebbero invece sfuggire a un’ecocardiografia tradizionale;
  • nella valutazione pre-operatoria: permette di visualizzare i dettagli anatomici che consentono di stabilire quale sia l’approccio più adatto per ogni specifico paziente;
  • in sala operatoria, durante l’intervento chirurgico: le immagini dell’ecocardiografo 4D costituiscono il “terreno comune” che permette a specialisti diversi (cardiologo, ecocardiografista e cardiologo) di concordare e poi eseguire le manovre chirurgiche necessarie a ottenere il miglior risultato clinico; questo è vero anche nelle procedure transcatetere eseguite per cardiopatie strutturali, come nell’inserimento di MitraClip e TriClip o nei trattamenti per la chiusura dell’auricola; 
  • nella fase di follow-up post-operatorio: aiuta a valutare l’esito dell’intervento e permette di verificare se l’obiettivo clinico è stato raggiunto.  
Revisione medica a cura di: Dott. Corrado Fiore

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