La
prevenzione cardiovascolare è lo strumento più efficace per individuare e contrastare i fattori di rischio nel paziente ed evitare l’insorgenza di un evento acuto, come un ictus ischemico o un infarto miocardico: la
visita specialistica di screening viene completata da due esami diagnostici, l’
elettrocardiogramma e l’
ecocolordoppler cardiaco e dei tronchi sovraortici (TSA).
Di prevenzione e di ecocolordoppler cardiaco e dei TSA abbiamo parlato con il
Dott. Guido Maria Giuseppe Lembo, responsabile della
Cardiologia di
Villa Lucia Hospital a Conversano.
La prevenzione cardiovascolare
La prevenzione per la salute cardiovascolare è consigliata generalmente, in pazienti non soggetti all’influenza di fattori di rischio,
nell’uomo a partire dai 40 anni e nella donna dai 50. Con una storia familiare che presenta eventi acuti o con altri fattori di rischio, è bene iniziare il prima possibile per valutare il paziente e definire i controlli successivi in base alla situazione.
Alcuni
fattori di rischio cardiovascolare sono modificabili, attraverso l’assunzione di un’alimentazione equilibrata e l’utilizzo di farmaci per fattori come ipertensione arteriosa, dislipidemia e diabete mellito, o con comportamenti corretti come evitare il fumo di sigaretta. Altri non sono modificabili, come sesso, età e predisposizione genetica.
La
visita cardiologica completa permette di stratificare il rischio del paziente e individuare il trattamento adeguato. L’
elettrocardiogramma (ECG) è un accertamento di primo livello prescritto per valutare lo stato di salute del cuore. Consente di studiare il ritmo cardiaco dando informazioni su eventi avvenuti, come infarto, sovraccarico, aritmie o extrasistole, o su segni di ischemia e di ipertrofia del ventricolo sinistro.
Ecocolordoppler cardiaco e dei TSA
L’
ecocolordoppler cardiaco e dei TSA, cioè dei tronchi sovraortici, è un
esame diagnostico non invasivo e ripetibile che unisce la valutazione morfologica e funzionale delle strutture vascolari con lo studio emodinamico del flusso sanguigno.
Con l’
ecocolordoppler cardiaco è possibile studiare:
- struttura e contrattilità del muscolo cardiaco;
- dimensioni delle camere cardiache;
- come funzionano le valvole;
- eventuali segni di cardiopatie o danni da pressione alta (ipertrofia del ventricolo, rigidità e disfunzione diastolica).
In una fase di screening o di check-up è fondamentale estendere il controllo ai
tronchi sovraortici (TSA), cioè ai vasi del distretto arterioso, che è quello che porta il sangue al cervello.
Con l’
ecocolordoppler dei TSA è possibile studiare:
- se le pareti dei vasi sono ispessite;
- se sono presenti segni o conseguenze della pressione alta;
- una eventuale malattia aterosclerotica, con placche, calcifiche o “soft”, ricche di colesterolo, instabili e pericolose perché possono rompersi e generare frequentemente eventi ischemici, anche nel giovane.
L’
ecocolordoppler cardiaco e dei TSA non richiede preparazione, e si effettua passando con l’aiuto di un gel la sonda a ultrasuoni su torace e collo del paziente sdraiato sul lettino.
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