24 ottobre 2016

Gli interventi in mininvasiva per sostituire la valvola aortica

Gli interventi in mininvasiva per sostituire la valvola aortica
Quando la valvola aortica smette di funzionare, solitamente si procede alla sua sostituzione, un’operazione oggi effettuabile con tecnica mininvasiva, cioè senza la necessità di aprire il torace. I Centri di Alta Specialità per la chirurgia del cuore, adottano diverse metodiche di sostituzione della valvola aortica in mininvasiva che prevedono l’innesto, attraverso cateteri di dimensioni ridotte, di una protesi biologica o meccanica, a seconda della valutazione del cardiochirurgo. Le nuove valvole vengono praticamente sovrapposte a quelle preesistenti tramite piccole incisioni, senza traumi post operatori e senza impatti estetici.

Tra le metodiche di ultimissima generazione, la tecnica denominata Valve in Valve (letteralmente Valvola su Valvola), finalizzata a rimettere in funzione la valvola aortica malata in pazienti già sottoposti a trattamento cardiochirurgico, perché affetti da stenosi (restringimento della valvola). La procedura Valve in Valve consiste nella sovrapposizione di una nuova valvola biologica applicata a quella innestata in precedenza che non riesce più ad aprirsi e chiudersi in modo corretto.

Anche in questo caso, si può evitare di incidere il torace e si adottano al contrario protocolli specialistici a basso trauma per arrivare al cuore attraverso un’arteria periferica e scongiurando complicanze operatorie in soggetti ad alto rischio. La peculiarità sta nella versatilità d’inserimento tramite catetere: può essere rilasciata e rimossa dalla sua posizione con maggior semplicità. Il sistema meccanico di cui è dotata le permette di autoespandersi e poi di venire bloccata fino ad aderire perfettamente ai bordi dell’orifizio aortico, sostituendosi alla vecchia protesi andata in tilt. 

Per sostituire la valvola aortica malfunzionante, un altro tipo di intervento moderno è eseguito secondo la tecnica Jena Valve, che impianta la protesi con metodo mininvasivo. Da un’incisione intercostale di 5 centimetri viene introdotto un dispositivo che, attraverso un meccanismo a graffetta, una volta raggiunta la punta del ventricolo sinistro, aggancia la valvola nuova a quella mal funzionante, senza fermare il cuore.

La sostituzione della valvola aortica in mininvasiva può avvenire nelle condizioni giudicate idonee al trattamento e dopo un’attenta valutazione e personalizzazione del percorso di cura. Numerosi i vantaggi per i pazienti: la chirurgia moderna riduce il trauma operatorio in quanto si verificano minor sanguinamento e quindi minore percezione del dolore. Non solo. Le cicatrici, date le piccole incisioni femorali o toraciche, sono naturalmente meno visibili. E’ stato provato che dopo un intervento con tecnica mininvasiva anche la ripresa fisica è più rapida e la degenza ospedaliera abbreviata, così da ottenere, nel migliorare anche l’impatto psicologico, gli stessi risultati dell’intervento convenzionale.


Per conoscere meglio questa tecnica di interventistica o le strutture GVM che la utilizzano, vai alla pagina dedicata alla pagina dedicata all'intervento sulla valvola aortica.
 

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