Salus Hospital / 27 aprile 2017

Il Cancer Metastasis di San Francisco premia il Dottor Corrado Campisi

Il Cancer Metastasis di San Francisco premia il Dottor Corrado Campisi
Il Cancer Metastasis - tra i più autorevoli simposi americani dedicati alla medicina oncologica che si è tenuto a San Francisco dal 20 al 22 aprile - ha premiato il Dottor Corrado Campisi, specialista in Microchirugia dei vasi linfatici di Salus Hospital.

Il riconoscimento premia in particolare il lavoro sui trattamenti - tra cui, appunto, la microchirugia linfatico-venosa - applicati alle complicanze che possono sorgere a seguito di chirurgia oncologica a livello del sistema linfatico. “In particolare – spiega il dottor Corrado Campisi - dopo l’asportazione, più o meno estesa, dei linfonodi per patologie neoplastiche importanti quali il melanoma, il tumore dell’utero (linfonodi pelvici) o il carcinoma mammario (linfonodi dell’ascella)”.
 
In particolare il premio è motivato dall’apprezzamento di quanto oggi è fattibile nella pratica specialistica dedicata ai linfedemi ovvero alla malattia cronica che può svilupparsi, in soggetti predisposti, all’indomani dell’asportazione delle strutture linfatico-linfonodali nella chirurgia dei tumori della mammella o di altri tumori, piuttosto aggressivi, come il carcinoma del colon o i melanomi (tumori della pelle).
 
La patologia, infatti, è conseguente alla mancanza di questi linfonodi, eliminati dal bisturi, che in origine svolgono la funzione di poli di drenaggio della linfa evitando al liquido di accumularsi e ristagnare negli arti inferiori e superiori fino a gonfiarli: da qui il termine di linfedema periferico delle gambe e delle braccia.

Il lavoro premiato a San Francisco – spiega il dottor Campisi - contiene una casistica dei pazienti curati anche a Salus Hospital tramite due diverse metodiche. La prima per la ricostruzione della rete di drenaggio della linfa mediante microchirurgia mirata a creare minuscoli bypass tra le strutture linfatiche e le vene - bypass che riproducono quanto accade in modo fisiologico all’interno del nostro organismo - così da ridurre l’edema. La seconda, nelle condizioni in cui la stasi linfatica - l’assenza prolungata di circolazione - sia in uno stadio piuttosto avanzato e il liquido contenuto nell’arto ormai solidificato, per la rimozione del tessuto in eccesso (il tessuto fibrotico) con una liposuzione modificata, chiamata Fibro-Lipo-Linfo-Aspirazione, FLLA. Ciò attraverso procedure che mirano alla preservazione delle componenti linfatiche esistenti, grazie alla loro mappatura pre-operatoria per mezzo della microlinfografia fluoresceinica al verde indocianina, o PDE Test, lungo l’intero percorso delle cannule utilizzate durante l’aspirazione”. 
 
Il linfedema è una patologia invalidante e ad alta incidenza: ogni anno in Italia si contano oltre 40mila nuove diagnosi. A questi si aggiungono i malati cronici, sofferenti da tempo, che alcune statistiche indicano in più di 2 milioni. Alla maggior parte dei pazienti vengono proposte terapie solo riabilitative che agiscono sui sintomi della malattia ma non affrontano alla radice il problema. Le moderne tecniche chirurgiche, fermo restando un corretto inquadramento della situazione clinica prima della sala operatoria, consentono invece approcci individuali e trattamenti misurati sulle singole necessità garantendo un buon recupero della qualità della vita.

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