Il mestiere dell’ostetrica

Il mestiere dell’ostetrica
Quella dell’ostetrica è una professione che affonda le sue radici in una figura presente da sempre nelle culture e nelle società di tutto il mondo nata per assistere la donna durante il parto.

Oggi il ruolo dell’ostetrica è sempre più specializzato e centrale nel percorso della gravidanza, ma anche nei momenti successivi alla nascita: ne abbiamo parlato con la Dottoressa Cosma Padula, coordinatrice del servizio di Ostetricia di Ospedale Santa Maria di Bari.
 

Dottoressa Padula, come è cambiata nel tempo la figura dell’ostetrica?

In passato era la levatrice che, senza un’istruzione specifica, si occupava di assistere le donne durante il parto. Verso il 1700 si è iniziato a pensare alla formazione di una figura realmente esperta parte della classe medica, che oggi è una vera e propria professione sanitaria cui si accede con un percorso di laurea triennale in Ostetricia.
 

Cosa fa esattamente e quali sono le differenze tra il ruolo dell’ostetrica e quello della ginecologa?

Mi piace spesso ripetere che noi non facciamo nascere i bambini, noi li aiutiamo a nascere. Se la donna è stata informata in maniera scrupolosa dal concepimento al parto sul suo ruolo, e se non ci sono complicanze, l’ostetrica, come figura professionale, può seguire in autonomia tutto ciò che durante il parto è fisiologico. Il ginecologo è, invece, un medico laureato in Medicina e poi specializzato in Ostetricia e Ginecologia che può occuparsi anche di tutto ciò che non è fisiologico, quindi delle complicanze e di un’eventuale medicalizzazione.

L’ostetrica è preparata dal suo percorso di studi ad assistere la donna nelle 40 settimane di gravidanza e durante il parto e a riconoscere la necessità di intervento da parte del medico. Le due figure, quella del ginecologo e dell’ostetrica, dunque, sono complementari, di collaborazione e si alternano in base alle esigenze del caso.

L’ostetrica segue la donna non solo durante, ma anche prima e dopo il parto.

Durante la gravidanza è compito dell’ostetrica rassicurare la donna e informarla affinché il parto venga affrontato nella maniera più consapevole, ma anche più naturale possibile. La gravidanza non è una malattia e il parto non deve essere violento.

Il travaglio è forse la parte più difficile, fare un buon travaglio significa fare un buon parto e portare la donna in sala parto serena. In questi momenti, il ruolo dell’ostetrica è cruciale nel coinvolgere il resto dell’équipe medica, dal ginecologo all’anestesista, per una analgesia modulata e personalizzata che non allontani troppo la donna dal parto fisiologico.

In sala parto l’ostetrica assiste il parto fisiologico in completa autonomia, la partoriente è rassicurata, informata di tutto, se ha fatto un corso preparto già conosce le modalità di spinta. Dove possibile, una volta liberate testa e spalle, i punti più delicati, lasciamo che siano le mamme stesse ad allungarsi e prendere il proprio figlio, che viene subito posizionato sulla pancia, skin to skin.

Dopo il parto prima di tutto, per legge, la puerpera deve essere tenuta sotto stretta osservazione per due ore, per controllare se l’utero si sta involvendo naturalmente, se le perdite sono nella norma, se i parametri vitali della paziente sono stabili, e ne approfittiamo per attaccare il bimbo al seno.

Durante la degenza in reparto, che dura generalmente 48 ore, insegnamo alla neomamma come eseguire l’igiene personale, la cura del neonato, la cura del seno.
 

Da cosa dipende il fatto che la professione dell’ostetrica sia prettamente femminile?

Nonostante negli ultimi anni ci sia stata una certa inversione di tendenza, con più uomini iscritti a Ostetricia, la maggioranza delle ostetriche è ancora composta da donne. Si tende a percepire una donna ostetrica come più intima, ma non è detto che i colleghi uomini non possano essere altrettanto rassicuranti ed empatici. L’importante è avere una grande sensibilità e amare quella che è una vera e propria arte, bellissima, ma anche faticosa, che mette a dura prova ogni volta nel raggiungimento dell’obiettivo finale, una nascita sana e non violenta.
 
Per ulteriori informazioni, è possibile telefonare allo 080.5040111 o compilare il form di richiesta

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