Maria Cecilia Hospital / 05 novembre 2019

L'insufficienza tricuspidale: il nemico silenzioso

L'insufficienza tricuspidale: il nemico silenzioso
L’insufficienza tricuspidale è una patologia relativamente infrequente e che può colpire sino al 2% della popolazione. 

Come ci spiega il Dott. Antonio Mangieri, specialista in Emodinamica e Cardiologia Interventistica Endovascolare a Maria Cecilia Hospital di Cotignola (RA), si tratta di una malattia della valvola tricuspide, la valvola che regola il flusso di sangue tra le camere del cuore destro. La valvola, a causa di alterazioni della sua struttura, può perdere la sua capacità di continenza favorendo, in presenza di alterazioni significative, un cospicuo ritorno di sangue all'interno dell'atrio destro e nell'intero sistema delle vene periferiche. 

Dottore, come si manifesta l'insufficienza tricuspidale? 

Per lungo tempo l'insufficienza tricuspidale tende a non dare sintomi. Quanto diventa sintomatica le sue manifestazioni sono: senso di affaticamento, spossatezza e fiato corto. Il soggetto affetto da insufficienza tricuspidalica significativa presenta inoltre tipicamente gonfiore delle gambe e difficoltà digestive con senso di pienezza precoce dopo l'assunzione di cibo. 

Esistono pazienti particolarmente a rischio di sviluppare insufficienza tricuspidalica? 

Sì, le categorie particolarmente a rischio sono i pazienti che hanno già avuto in passato problemi a carico delle valvole cardiache del cuore di sinistra e che hanno subito un intervento di cardiochirurgica. In questi pazienti si può osservare la comparsa di insufficienza tricuspidalica anche a distanza di anni dal primo intervento. 
Pazienti inoltre particolarmente a rischio sono coloro affetti da fibrillazione atriale e pazienti portatori di pacemaker o defibrillatore cardiaco

Come si diagnostica l'insufficienza tricuspidale? 

Per la diagnosi basta una accurata visita cardiologica e un ecocardiogramma transtoracico cardiaco, un esame non invasivo che permette, tramite una semplice ecografia, di valutare eventuali perdite della valvola tricuspide. 

Come si tratta l'insufficienza tricuspidale? 

Il trattamento dell'insufficienza tricuspidale è anzitutto farmacologico. L'utilizzo di farmaci quali i diuretici possono permettere di controllare l'insufficienza tricuspidale ma non di curarla. Il trattamento curativo definitivo consiste nel trattamento chirurgico tramite sostituzione o riparazione della valvola. Abbiamo però ad oggi anche trattamenti mini-invasivi che permettono di trattare l'insufficienza tricuspidalica attraverso tecnologie che utilizzano cateteri e che quindi evitano di eseguire interventi traumatici. In particolare è possibile inserire sulla valvola una "molletta" che permette di ridurre significativamente l'insufficienza. I pazienti trattati con tale metodica presentano ottimi risultati e tempi di recupero brevi con ritorno alla vita normale pressoché immediato. 

 
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Revisione medica a cura di: Dott. Antonio Mangieri

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