Maria Pia Hospital / 16 gennaio 2023

La chirurgia ricostruttiva post bariatrica in pazienti ex obesi

La chirurgia ricostruttiva post bariatrica in pazienti ex obesi
Gli interventi di chirurgia post bariatrica non sono interventi prettamente estetici di rimodellamento del corpo, ma rappresentano per molti pazienti ex obesi un punto di svolta nel percorso di guarigione. Da un lato, c’è un impatto psicologico molto marcato, dall’altro sono interventi di chirurgia maggiore, invasivi, da condurre su pazienti che spesso presentano importanti morbilità dovute alla recente obesità o alla chirurgia bariatrica.
Ne parla il prof. Claudio Ligresti, Chirurgo Plastico Ricostruttivo ed Estetico del Maria Pia Hospital.

Qual è la differenza tra gli interventi di chirurgia estetica e gli interventi di chirurgia ricostruttiva post bariatrica?

Gli interventi di chirurgia ricostruttiva in pazienti ex obesi che hanno già affrontato la chirurgia bariatrica per dimagrire non sono interventi estetici, ma ricostruttivi, appunto. 
Servono a ricostruire il corpo della persona, che è stato danneggiato prima dal peso e poi dall'eccesso cutaneo dopo l’intervento di chirurgia bariatrica. 
Anche dal punto di vista dei risultati, le attese da parte del paziente che si rivolge al chirurgo estetico differiscono da quelle del paziente ex obeso che si rivolge al chirurgo plastico ricostruttivo. Il primo, tende a considerare soprattutto gli esiti cicatriziali dell’intervento. Il secondo, invece, considera molto più importanti i volumi, la forma, la proiezione che sortiscono da rimodellamento. 

Perché la chirurgia ricostruttiva ha un impatto psicologico importante?

L’ impatto psicologico nella chirurgia ricostruttiva su pazienti ex bariatrici è fortissimo. Spesso vedono nel chirurgo plastico ricostruttivo una persona che può risollevarli da una situazione psicologica molto pesante. Per esempio, incontro pazienti che non si sentono più a proprio agio nel togliersi i vestiti, non vanno al mare, evitano la sessualità. Addirittura l’eccesso di pelle (dopo l’intervento di chirurgia bariatrica e il consequenziale dimagrimento) può essere percepito esteticamente anche come peggiore rispetto all’obesità. 

Chi sono i pazienti che arrivano al Maria Pia Hospital per la chirurgia ricostruttiva post bariatrica?

Al Maria Pia Hospital arrivano pazienti da tutta Italia. Sono persone che hanno un passato clinico particolare: vengono dall'obesità e spesso hanno una storia clinica caratterizzata da problematiche cardiovascolari, metaboliche, neurologiche, polmonari. Anche l’aspetto psicologico infine non può essere sottovalutato.
Dal punto di vista tecnico, sono pazienti di difficile gestione. Gli interventi di addominoplastica o di mastoplastica su un paziente ex obeso hanno una complessità molto più marcata. Dal punto di vista anatomico i vasi sanguigni che devono trasportare il sangue hanno un calibro 4 o 5 volte superiore alla fisiologia.  Anche gli sbalzi di peso risultano problematici da gestire tecnicamente, perché a seguito dell’intervento di chirurgia ricostruttiva il paziente potrebbe tornare a ingrassare, ad esempio provocando cedimenti nei punti di sutura. 

Infine, nel management post operatorio, ci troviamo di fronte a pazienti con esigenze particolari. Vanno seguiti con estrema attenzione, perché spesso sono necessarie le trasfusioni di sangue, in quanto è frequente l’anemia post - chirurgia bariatrica. Gli interventi di chirurgia bariatrica per il dimagrimento possono provocare un malassorbimento degli alimenti con una ridotta produzione di globuli bianchi o rossi. 

Quanto è importante la multidisciplinarietà per prendere in carico il paziente post bariatrico?

Avere un team multidisciplinare nella presa in carico del paziente post bariatrico è di fondamentale importanza. Infatti è necessaria una gestione combinata tra chirurgo plastico, medico curante e anche altri specialisti come psicologo, chirurgo bariatrico, nutrizionista. E’ un'attività di squadra ed è importante che venga affidata a persone di grande esperienza per far fronte a tutte le complicanze.

A tal proposito, vi è la possibilità di iscriversi ad un Corso OPA - oBesity Patient Advisor-  per pazienti e non, che si svolgerà on line in 8 lezioni. Si spiegheranno molti aspetti dell'obesità e del post obesità con la partecipazione di molti professionisti del settore: nutrizionisti, psicologi, dermatologi, chirurghi bariatrici, chirurghi plastici, etc.  Inoltre sarà un evento interessante nel corso del 4° Obesity Symposium che si svolgerà presso il Polo Universitario di Asti nelle date 26 e 27 maggio 2023."

Quali sono i principali interventi di chirurgia ricostruttiva post bariatrica?

Gli interventi più utilizzati sono:
  1. addominoplastica
  2. mastoplastica, intesa come risollevamento e lifting mammario, non come aumento del seno;
  3. nelle strutture del gruppo GVM Care & Research come Maria Pia Hospital a Torino e ICLAS a Rapallo facciamo anche interventi di lifting braccia per la cute in eccesso e per gli arti inferiori, come cosce, ma in casi estremi anche lifting di tutta la gamba, dall’inguine alla caviglia.
Oltre questi, ci sono interventi meno invasivi, come la lipoaspirazione dei residui di grasso che sono rimasti nel paziente ex obeso, nonostante l’intervento chirurgico. Per il chirurgo plastico infatti è un problema tecnico fare un lifting se c’è un tessuto adiposo eccessivo. Molto spesso in questi casi la lipoaspirazione prelude a un intervento maggiore, che è appunto il lifting stesso. Invece i lifting di glutei, fianchi e torace sono meno utilizzati perché lasciano cicatrici evidenti. D’altro canto però il lifting dei glutei risolleva il gluteo, rimuove pelle in eccesso e riposiziona il grasso per avere un miglioramento anche della proiezione, oltre che nei volumi.

I pazienti ex obesi possono avere ancora patologie legate all’obesità. Quali sono i criteri di ammissibilità all’intervento chirurgico?

I pazienti con problemi cardiaci o cardiopolmonari vanno esaminati molto attentamente prima dell’intervento. La chirurgia ricostruttiva post bariatrica non è un intervento salva vita, quindi la cosa più importante è che il paziente non abbia problemi di salute a causa dell’intervento.  La valutazione viene fatta sia nella prima visita, che negli esami in preparazione all’intervento stesso in ospedale. Se ci sono patologie collaterali vanno studiate e vanno escluse possibili complicanze legate a queste patologie. 
Perciò queste persone vanno sempre operate in strutture adeguate e con un reparto di rianimazione e un servizio di terapia intensiva, che possono risultare necessari anche se è infrequente.  Da questo punto di vista, gli ospedali di GVM Care & Research rappresentano una risorsa importante: sono ospedali funzionali per svolgere operazioni anche invasive, con terapie intensive associate e con elevata sicurezza.
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Revisione medica a cura di: Dott. Claudio Ligresti

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