La mastectomia è l’intervento chirurgico di asportazione totale o parziale della mammella, che si rende spesso necessario per il trattamento del tumore del seno.
Per la paziente rappresenta una menomazione fisica e psicologica importante. Per questo negli ultimi anni è diventato routine affiancare alla mastectomia un intervento di ricostruzione plastica e estetica.
Il dott. Claudio Ligresti, chirurgo di
Maria Pia Hospital di Torino, definisce quali sono gli interventi di ricostruzione che possono essere utilizzati a seconda del quadro clinico della paziente.
Gli interventi possibili se la paziente deve fare radioterapia
La radioterapia rappresenta una controindicazione a svolgere alcuni interventi di ricostruzione come ad esempio quelli con inserimento di protesi.
In questo caso, possono comunque essere utilizzate delle tecniche chirurgiche ricostruttive, quali:
- la ricostruzione immediata con uso di lembi di muscolo prelevati da altre regioni del corpo della paziente;
- il rimodellamento a posteriori con tecnica di lipofilling, cioè prelevando del tessuto adiposo dalla paziente stessa, che viene appositamente trattato, iniettato nel seno e rimodellato.
La ricostruzione mammaria con protesi
La ricostruzione mammaria con protesi è utilizzata in pazienti che non devono sottoporsi a radioterapia.
A seconda di alcuni fattori come per esempio la dimensione della protesi, la necessità di applicare un espansore ecc, si può scegliere se eseguire l’intervento:
- immediatamente, con protesi di piccole dimensioni e senza uso di espansori;
- a posteriori, dopo la guarigione dei tessuti sottoposti a mastectomia, se sono necessarie protesi di grandi dimensioni e espansori.
La ricostruzione parziale del seno
Non sempre la mastectomia è totale. In alcuni casi possono essere asportate solo parti del seno. In questo caso, anche a livello di chirurgia plastica ricostruttiva possono essere realizzati degli interventi parziali.
La ricostruzione nel caso di un’asportazione parziale del muscolo può essere immediata o successiva all’intervento. Nel primo caso, si effettua una chirurgia sui lembi muscolari rimasti in loco per rimodellare la mammella. Se invece la rimozione del muscolo è stata ampia, allora si rende necessario un intervento successivo, con prelievo di tessuto muscolare dalla schiena della paziente e reimpianto nel seno.
Quando la mastectomia riguarda aree ridotte come il capezzolo o l’areola si può invece ricostruire esclusivamente la zona trattata. Il capezzolo viene ricostruito utilizzando il tessuto circostante. Per quanto concerne l’areola, invece, si preleva del tessuto inguinale e si innesta nel seno. Dal punto di vista estetico si lavora poi “tatuando” l'areola e nascondendo le cicatrici.
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