Villa Torri Hospital / 19 marzo 2018

Padri e figli: quali sport fare insieme e le pratiche da evitare

Padri e figli: quali sport fare insieme e le pratiche da evitare
Lunedì 19 marzo ricorre la festa del papà, giornata in cui si celebra la gioia e la responsabilità dell’essere padre e il legame con i propri figli diventa ancora più solido. Anche lo sport può contribuire al benessere in famiglia: non di rado, si svolgono attività sportive insieme. Quali sono rischi e vantaggi di questa abitudine? Ne discutiamo con il Dott. Francesco Barcaro e il Dott. Carlo Castaman, chirurghi ortopedici di Villa Torri Hospital.
 
Quali sono gli sport che genitori e figli possono praticare insieme?

Barcaro: “Sono vari gli sport che possono essere svolti da padre e figlio, da quelli di squadra a quelli individuali. Molto spesso dipendono da periodi più o meno estesi, ad esempio dai giorni di vacanza. Così, ad esempio, il tennis o lo sci sono due tipici esempi che permettono di utilizzare al meglio il tempo insieme.”

Castaman: “Anche la bicicletta è un’attività fisica che si può fare senza particolari problemi: oltre a unire grandi e piccoli, mantiene in forma e consente di vivere belle ore all’aria aperta. Uscendo dalle mura domestiche si finisce per confidarsi sulle problematiche di tutti i giorni. Si tratta di pratiche che si svolgono più per svago che per attività sportiva vera e propria”.

Ci sono controindicazioni allo svolgimento di sport simultaneo per adulti e bambini?

Castaman: “Dal punto di vista formale si possono fare un po’ tutti gli sport, ma è ovvio che la differenza di età finisce per incidere. Non è semplice fare lo stesso sforzo per due individui che possono avere anche 30 o più anni di differenza: per esempio, il calcetto è uno sport che difficilmente si riesce a giocare insieme. Gli adulti lo giocano tra di loro, e i figli con i propri coetanei.”

Barcaro: “In linea generale tutti gli sport sono funzionali. Naturalmente più sale il livello di agonismo più sono i rischi di infortuni e di patologie da sovraccarico.
Negli ultimi anni, ad esempio, sono aumentate le lesioni legamentose alle ginocchia e caviglie nel calcio, basket e volley, sia per l’aumento dei praticanti che per l’aumento dell’impegno nei giovani atleti.
Di riflesso anche le tecniche chirurgiche di sono affinate per affrontare le lesioni”.

Si possono anche svolgere dei corsi o è meglio lasciare i figli con i propri coetanei?

Barcaro: “Fare sport insieme è indubbiamente divertente, ma è importante che ognuno segua la propria strada in autonomia, per sviluppare di conseguenza la propria indole. Il percorso di crescita è da svolgere in maniera personale, il che non significa vivere avulsi dai genitori, ma poter svolgere con loro determinate attività di tipo principalmente più ludico. Sull’attività sportiva agonistica è bene che ognuno rispetti la propria età.”
 

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