L’innovazione nella pratica oculistica non si ferma. Difetti della vista, patologie della cornea, maculopatie: nei prossimi anni
nuove procedure e tecnologie avanzate permetteranno di trattare sempre più efficacemente e a bassa invasività pazienti con patologia oculare. Il
dott. Scipione Rossi, responsabile dell’U.O. di Oculistica di
Ospedale San Carlo di Nancy di Roma ci espone le principali innovazioni in ambito oftalmologico.
Trapianto di cornea: nel prossimo futuro una procedura più semplice e tempi di recupero più rapidi
La ricerca in ambito oftalmologico sta facendo grandi progressi. Un esempio è la patologia corneale: ogni anno
5.000 pazienti a rischio cecità si sottopongono a trapianto di cornea per alterazioni dello strato endoteliale profondo. Oggi il trattamento è un trapianto standard, ma in futuro si spera di intervenire con una procedura innovativa:
un trapianto di cellule che sarà tecnicamente più semplice e permetterà un recupero più rapido. Inoltre, da un unico donatore di cellule della cornea si potranno trattare più pazienti. Nel 2023 partirà in Italia un trial clinico dedicato.
Chirurgia della cataratta: l’età del trattamento si abbassa.
E’ possibile
sostituire il cristallino con una lente in grado di correggere miopia, astigmatismo e presbiopia. Il trattamento riguarda circa 650 mila persone ogni anno, che scelgono di rivolgersi alla chirurgia della cataratta. Oggi si tende, inoltre, a intervenire prima, non aspettando che il cristallino sia molto opaco. Per questo
l’età media dell’operazione si sta abbassando ai 50 anni.
Maculopatie: innovazione per ridurre le iniezioni intravitreali
La maculopatia è una patologia degenerativa di cui soffre circa
un milione di italiani ed è la prima causa di cecità al mondo. Si utilizza una terapia volta a inibire la crescita dei nuovi vasi sanguigni nella retina, responsabili della malattia. La difficoltà sta nel fatto che il trattamento prevede fastidiose iniezioni intravitreali mensili. L’obiettivo della ricerca è quello di
posizionare un microserbatoio all’interno dell’occhio che ha la funzione di erogare il farmaco autonomamente e ridurre le iniezioni a due volte all’anno. Sono anche in sviluppo alcuni
farmaci innovativi che permetteranno di ridurre le iniezioni a una volta ogni 4 mesi. Infine, già oggi è possibile riparare eventuali lacerazioni della retina tramite
tessuti di origine placentare.
Per maggiori informazioni o per prenotare una visita oculistica
CHIAMACI SCRIVICI