Pelle sensibile e reattiva: quando intervenire

Pelle sensibile e reattiva: quando intervenire
Pelle sensibile e pelle reattiva sono la stessa cosa? L'abbiamo chiesto al Dott. Antonio Ascari Raccagni, specialista in Dermatologia presso Maria Cecilia Hospital di Cotignola (RA), Ravenna Medical Center e Primus Forlì Medical Center

La definizione di pelle sensibile e di pelle reattiva è di uso comune, ma non è codificata in modo rigoroso.
La pelle sensibile è caratterizzata da sensazioni di solletico, calore, formicolio, raramente pizzicore, che generalmente sono discontinue.
La pelle reattiva reagisce a fattori interni ed esterni con le stesse sensazioni spiacevoli di quella sensibile, ma anche con un rossore evidente; le sensazioni sgradevoli sono causate da stimoli che normalmente non dovrebbero causare irritazione: esposizioni solari, inquinamento, cosmetici, caldo, freddo, vento, variazioni di temperatura, sfregamenti, saponi, acqua, rasatura, stress, emozioni, ciclo mestruale, cibi piccanti.

La pelle a tendenza allergica manifesta reazioni visibili ad allergeni specifici; la pelle sensibile presenta disturbi costanti o come risposta a fattori interni (stress, cibi piccanti) ed esterni (acqua dura, aria condizionata), di solito senza cambiamenti visibili; la pelle reattiva reagisce a fattori interni ed esterni con sensazioni spiacevoli e con segni visibili di rossore.

Probabilmente più di metà della popolazione ha la pelle sensibile, ma la condizione rimane un punto interrogativo per i medici; forse la pelle sensibile è causata da una sensibilità molto elevata delle terminazioni nervose della pelle, con forti segnali delle fibre nocicettive in risposta a stimoli innocui.
La diagnosi di pelle sensibile è una "diagnosi per esclusione", quando possono essere escluse malattie cutanee come allergia, dermatite atopica e psoriasi.
 

La mascherina può accentuare la sensibilità?

L’impiego della mascherina protettiva è un impegno costante nel combattere la diffusione del COVID -19, ma se indossata molte ore al giorno la mascherina può danneggiare la barriera cutanea e causare: irritazione, secchezza, arrossamento, prurito, bruciore, occlusione dei pori, acne (maskne = maschera + acne), rosacea, dermatite seborroica; soprattutto se si ha una pelle sensibile o reattiva, più soggetta alle irritazioni.

La mascherina protettiva causa un vero e proprio cambiamento nella interazione della pelle con l’ambiente esterno, impedendo i normali scambi (umidità, raggi UV, ossigeno…).

Invece di essere a contatto con aria ossigenata, la pelle viene “confinata” in un ambiente caldo e umido ricco di anidride carbonica, è questo ambiente che causa la comparsa dei problemi cutanei che abbiamo appena descritto.

Circa la metà degli operatori sanitari riferisce reazioni cutanee collegate all’impiego della mascherina, prurito, eritema e secchezza sono le manifestazioni più frequenti.

Oltre il 40% dei pazienti con acne, il 100% dei pazienti con rosacea e quasi il 40% dei pazienti con dermatite seborroica hanno riportato un peggioramento della dermatite; nelle persone con pelle sensibile e predisposizione atopica il prurito da mascherina protettiva è presente almeno nel 20% delle persone.

 

La primavera è una stagione a rischio per le pelli sensibile/reattive?

La primavera è la stagione della rinascita, della luce, dei colori, ma è anche la stagione in cui il nostro organismo deve adattarsi al cambiamento climatico e alla rinnovata esposizione ai raggi solari.
La pelle sensibile e quella reattiva hanno una barriera protettiva molto fragile, amano la stabilità e il doversi abituare rapidamente alle variazioni del clima le fa diventare ancora più sensibili e reattive.
 

Strategie di contenimento

Per la pelle sensibile e reattiva si deve impiegare una detersione delicata con detergenti per pelli sensibili, non aggressivi e privi di profumo.
Per lenire la pelle è molto utile un tonico senza alcool, seguito da una crema idratante e protettiva.
Una buona idratazione aiuterà ad innalzare la tollerabilità agli agenti esterni irritanti.
In una stagione in cui i raggi UV si fanno più aggressivi e la pelle non è abbronzata dopo le ridotte esposizioni solari dell’inverno, non dovrà mancare una crema filtro solare ad elevata protezione.
In primavera vanno evitati gli esfolianti, anche quelli più delicati, la pelle sensibile e reattiva è fragile e delicata ed anche il suo spessore aiuta a proteggerla.
 
 
Revisione medica a cura di: Dott. Antonio Ascari Raccagni

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