L’
Unità Operativa di Riabilitazione Funzionale di
Villa Lucia Hospital, a Conversano, svolge un’intensa
attività ambulatoriale che comprende diversi trattamenti per problematiche di natura neurologica, neurochirurgica ma, soprattutto, ortopedica.
Abbiamo chiesto al
Dott. Lorenzo Musci, fisiatra e responsabile dell’Unità Operativa, quali sono le
patologie che più comunemente vengono trattate nel percorso riabilitativo ambulatoriale.
Riabilitazione ambulatoriale: le patologie
L’accesso alle prestazioni ambulatoriali avviene tramite una
visita specialistica. Il medico, dopo l’anamnesi, esegue un
esame obiettivo in base ai
sintomi riportati dal paziente, prende eventualmente
visione degli esami di laboratorio e degli approfondimenti diagnostici per immagini in suo possesso, ove opportuno prescrive
ulteriori accertamenti.
Le patologie più frequentemente diagnosticate e trattate in ambito ambulatoriale sono
di carattere ortopedico:
- tendiniti;
- borsiti;
- spalle congelate;
- traumi distorsivi;
- postumi di frattura;
- postumi di intervento chirurgico (generalmente ricostruzione del legamento crociato anteriore o protesi di ginocchio e anca);
- stabilizzazioni vertebrali.
I trattamenti
Parte del percorso di riabilitazione ambulatoriale i
trattamenti che possono essere sia di natura manuale che di natura strumentale.
Agiscono in maniera molto varia e diversificata, si va dal trattamento degli edemi a quello delle infiammazioni tissutali, dalle tendiniti alle calcificazioni, dal drenaggio linfatico al consolidamento delle fratture e, in generale, al
trattamento di tutte le patologie dolorose dell’apparato osteoarticolare e muscolotendineo.
I
trattamenti di natura manuale vengono eseguiti da medici e personale altamente specializzato. Tra i più comuni troviamo:
- rieducazioni;
- manipolazioni vertebrali;
- esercizi posturali propriocettivi;
- trattamento RPG (Rieducazione Posturale Globale con tecniche di Mézières o di Kaltenborn);
- massoterapia riflessogena distrettuale decontratturante;
- massoterapia linfodrenante per patologie di carattere vascolare e oncologico (come il linfedema post trattamento di mastectomia e di rimozione dei linfonodi ascellari);
- trattamenti manuali di natura osteopatica.
I
trattamenti strumentali, scelti in base alla patologia, al livello di infiammazione e alla profondità dei tessuti da raggiungere, vanno generalmente a coadiuvare il lavoro della terapia manuale e dell’esercizio terapeutico. Utilizzano i principi fisici (quello del calore, del freddo e principio elettromagnetico) veicolati da tecnologie come:
- onde d’urto focali (un impulso sonoro che stimola i fattori di crescita endoteliali, nutrendo la zona interessata da processi flogistici, utilizzato specialmente per fasciti plantari su speroni calcaneari, calcificazioni intratendinee, epicondiliti, tendinopatie e borsiti);
- Hilt (laser ad alta potenza che agisce in profondità su tendinopatie, traumi e lesioni muscolari, fratture grazie alla vasodilatazione e al moderato calore);
- Tecar (edemi che accompa stati infiammatori, distrazioni muscolari, lesioni con versamento);
- Tesla (terapia che sfrutta i campi magnetici ad alta intensità, efficace specie su ernie e “spalle congelate”);
- ultrasuoni (onde sonore con effetto pulsante meccanico e termico, in funzione analgesica, antiflogistica, decontratturante muscolare e di stimolo della microcircolazione);
- Tens (leggeri impulsi elettrici con finalità analgesica e antalgica, in presenza di problematiche neuronali, osteo articolari, dei legamenti e dei tendini);
- magnetoterapia (indicata soprattutto in presenza di edema e infiammazione, per migliorare la circolazione sanguigna e la saturazione di ossigeno);
- elettrostimolazioni (che favoriscono il recupero del tono muscolare attraverso le contrazioni del muscolo stimolate dal passaggio di impulsi elettrici).