Maria Cecilia Hospital / 18 maggio 2021

Quali sono gli strumenti del laboratorio di Emodinamica per trattare le patologie del cuore

Quali sono gli strumenti del laboratorio di Emodinamica per trattare le patologie del cuore
Fra i centri di eccellenza per le malattie del cuore c’è Maria Cecilia Hospital di Cotignola (RA), che già si distingue per la presenza dell’Heart Team, una équipe multidisciplinare occupata nel trattamento dei casi più difficili, portando a termine con successo anche gli interventi più ostici, grazie alla competenza e al lavoro di più figure mediche, come cardiochirurghi, cardiologi ed esperti di imaging. Oltre a ciò, l’Heart Center si caratterizza anche per gli ambienti e le sale in cui il paziente viene sottoposto a interventi o tecniche percutanee.
Nel reparto di Emodinamica – spiega il dott. Roberto Nerla, Responsabile di cardiologia strutturale e della ricerca in cardiologia interventistica di Emodinamica e Cardiologia Interventistica Endovascolare – ci avvaliamo di sale moderne, due delle quali cosiddette ibride”. 
All’interno delle sale di Emodinamica si eseguono interventi che includono il trattamento della patologia coronarica mediante posizionamento di stent di ultima generazione, tecniche per la riapertura di occlusioni delle coronarie e impianti di valvola aortica (TAVI). Vengono inoltre eseguiti interventi per la correzione dell’insufficienza mitralica, dell’insufficienza tricuspidale e la chiusura del forame ovale pervio.
Le sale di Emodinamica permettono di ricostruire le immagini attraverso l’utilizzo di angiografi di ultima generazione a basse emissioni di radiazioni. L’angiografo consente di ricostruire le immagini radiologiche e di monitorare la manipolazione dei cateteri durante la procedura; durante la coronarografia due cateteri vengono fatti avanzare attraverso l’arteria del polso sino alle coronarie. In caso di restringimenti significativi viene posizionato un palloncino che, gonfiandosi, dilata l’arteria. Successivamente il risultato viene ottimizzato mediante il posizionamento di stent metallici che prevengono il fenomeno della restenosi (cioè la formazione di un nuovo restringimento all’interno dello stent). “Tale procedura – continua il dottor Nerla – viene monitorata attraverso guida fluoroscopica (uno strumento a raggi X che consente di ottenere la mappatura delle immagini in tempo reale delle arterie del cuore). La particolarità del fluoroscopio in uso a Maria Cecilia Hospital è quella di essere a basse emissioni ionizzanti, in modo che l’esposizione alle radiazioni non comporti rischi per la salute del paziente e guidi in maniera ottimale gli operatori
Inoltre, è possibile utilizzare anche eseguire angiografie o angioplastiche sfruttando l’utilizzo della CO2, anidride carbonica, che consente di minimizzare la somministrazione del mezzo di contrasto in quei pazienti che presentano forme più o meno gravi di insufficienza renale e che, pertanto, hanno un rischio non remoto di peggioramento della loro funzione renale dopo angiografia.  

Le sale ibride

Oltre alle sale angiografiche tradizionali a Maria Cecilia Hospital è possibile avvalersi dell’utilizzo di due sale ibride che favoriscono il lavoro di équipe dell’Heart Team, così da poter svolgere contemporaneamente interventi di cardiochirurgia e interventistica mini-invasiva per quei pazienti che necessitano di un approccio multidisciplinare. Inoltre, in caso di complicazioni durante l’intervento, il paziente non deve essere trasferito in una sala attrezzata per le emergenze, perché le sale sono già attrezzate per questa evenienza e permettono ai medici di poter eseguire anche interventi di cardiochirurgia open.
Le sale ibride sono fra le più all’avanguardia, conclude il dottor Nerla, perché la modalità di multi-imaging permette all’operatore di avere una migliore visualizzazione e un campo d’azione più ampio, permettendo di ottenere risultati migliori e in tempi più brevi rispetto a un intervento svolto in una sala che non dispone di questi strumenti.”.
Data la presenza di sale così all’avanguardia, sono molti i medici e anche le ASL che scelgono di inviare i propri pazienti a Maria Cecilia Hospital: poter disporre di strumenti di ultima generazione con personale medico esperto e di sale attrezzate per interventi ibridi permette al paziente di avere i migliori trattamenti e le migliori cure minimizzando il rischio di complicanze. 
 
Revisione medica a cura di: Dott. Roberto Nerla

condividi o salva l'articolo

Le informazioni contenute nel Sito, seppur validate dai nostri medici, non intendono sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica.

Prenotazioni e appuntamenti nel palmo della tua mano

La nuova app MyGVM ti permette di trovare il tuo medico preferito, prenotare visite, controllare l’esito degli esami direttamente dal tuo telefonino! Scaricala ora:
anni