06 gennaio 2020

Quanto incide una corretta alimentazione sulla regolarità del ciclo mestruale?

Ciclo mestruale e alimentazione
Un ciclo mestruale irregolare è spesso spia di altri disturbi fisici e/o psicologici che possono minare il benessere di una donna. Le disfunzioni più frequenti sono l’oligomenorrea, in caso di ritardo del ciclo, la amenorrea, in caso di mancanza prolungata delle mestruazioni e ancora la dismenorrea, che comporta una invalidante sintomatologia dolorosa.
 
L’irregolarità può dipendere non solo da fattori quali disfunzioni ormonali, pregresse patologie, ma anche dallo stile di vita, a partire dall’ alimentazione. Seguire una dieta controllata e bilanciata può infatti prevenire e/o ridurre l’insorgenza di problematiche legate alla fase premestruale e al periodo stesso del ciclo.
 
Cibi da evitare
E’ consigliato fare attenzione al consumo di alimenti che potrebbero incidere sul flusso sanguigno, come ad esempio frutti ad elevato contenuto di zuccheri quali melone e fragole, caffè e alcolici, o ortaggi come i funghi. Da evitare sono anche tutti i cibi ad alto contenuto di sale che potrebbero favorire la ritenzione idrica. E’ preferibile infatti consumare finocchi, sedano e tisane per un migliore drenaggio linfatico e incrementare le fibre per garantire una buona regolarità intestinale.
 
L’importanza delle vitamine
E’ utile integrare nella dieta le vitamine del gruppo B per stimolare la produzione di globuli rossi, di fondamentale importanza per l’organismo durante le mestruazioni. Nello specifico, la vitamina B1 presente nei legumi e nel lievito di birra, la vitamina B12 contenuta in formaggi stagionali, carne bovina, coniglio e uova e la vitamina B6, di cui sono ricchi i piselli e i cereali integrali.
 
La dieta per la dismenorrea
Molte donne soffrono di questo disturbo durante il ciclo mestruale, accompagnato da crampi addominali, dolori alla schiena e alle articolazioni, mal di testa, spossatezza e sbalzi di umore. La dismenorrea può dipendere da una anomalia dell’utero, da una predisposizione costituzionale, o ancora dallo stress, tutti fattori che possono determinare la diminuzione della produzione di betaendorfine che rappresentano analgesici naturali. La scelta giusta degli alimenti potrebbe al contrario essere un toccasana, prediligendo ad esempio cibi ricchi di ferro e magnesio e vitamina B, come le barbabietole rosse, la frutta secca, i legumi, come ceci, fagioli, e cereali integrali.
Spazio anche ai carboidrati come pane e pasta che hanno un effetto calmante sul sistema nervoso e possono ridurre i sintomi dolorosi.
 
C’è dunque una stretta correlazione tra dieta e ciclo mestruale: più l’alimentazione è equilibrata e corretta e maggiori sono le possibilità di combattere le irregolarità mestruali. Le indicazioni alimentari vanno fornite da uno specialistanutrizionista o dietologo - che può anche interagire con il ginecologo di fiducia in modo tale da predisporre un piano terapeutico personalizzato, sulla base delle caratteristiche fisiche personali e delle abitudini alimentari.
 
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