Un
ciclo mestruale irregolare è spesso spia di altri
disturbi fisici e/o psicologici che possono minare il benessere di una donna. Le disfunzioni più frequenti sono l’
oligomenorrea, in caso di ritardo del ciclo, la
amenorrea, in caso di mancanza prolungata delle mestruazioni e ancora la
dismenorrea, che comporta una invalidante
sintomatologia dolorosa.
L’irregolarità può dipendere non solo da fattori quali
disfunzioni ormonali,
pregresse patologie, ma anche dallo
stile di vita, a partire dall’
alimentazione. Seguire una
dieta controllata e bilanciata può infatti prevenire e/o ridurre l’insorgenza di problematiche legate alla
fase premestruale e al
periodo stesso del ciclo.
Cibi da evitare
E’ consigliato fare attenzione al consumo di alimenti che potrebbero incidere sul flusso sanguigno, come ad esempio frutti ad elevato contenuto di zuccheri quali
melone e
fragole, caffè e
alcolici, o ortaggi come i
funghi. Da evitare sono anche tutti i cibi ad alto contenuto di sale che potrebbero favorire la
ritenzione idrica. E’ preferibile infatti consumare
finocchi, sedano e tisane per un migliore drenaggio linfatico e incrementare le fibre per garantire una buona regolarità intestinale.
L’importanza delle vitamine
E’ utile integrare nella dieta le
vitamine del gruppo B per stimolare la produzione di globuli rossi, di fondamentale importanza per l’organismo durante le mestruazioni. Nello specifico, la vitamina B1 presente nei
legumi e nel
lievito di birra, la vitamina B12 contenuta in
formaggi stagionali, carne bovina, coniglio e
uova e la vitamina B6, di cui sono ricchi i
piselli e i
cereali integrali.
La dieta per la dismenorrea
Molte donne soffrono di questo disturbo durante il ciclo mestruale, accompagnato da
crampi addominali, dolori alla schiena e alle articolazioni, mal di testa, spossatezza e sbalzi di umore. La dismenorrea può dipendere da una anomalia dell’utero, da una predisposizione costituzionale, o ancora dallo stress, tutti fattori che possono determinare la diminuzione della produzione di
betaendorfine che rappresentano
analgesici naturali. La scelta giusta degli alimenti potrebbe al contrario essere un toccasana, prediligendo ad esempio
cibi ricchi di ferro e magnesio e vitamina B, come le
barbabietole rosse, la
frutta secca, i
legumi, come
ceci, fagioli, e
cereali integrali.
Spazio anche ai
carboidrati come
pane e pasta che hanno un
effetto calmante sul sistema nervoso e possono ridurre i sintomi dolorosi.
C’è dunque una
stretta correlazione tra dieta e ciclo mestruale: più l’alimentazione è equilibrata e corretta e maggiori sono le possibilità di combattere le irregolarità mestruali. Le indicazioni alimentari vanno fornite da
uno specialista –
nutrizionista o dietologo - che può anche interagire con il
ginecologo di fiducia in modo tale da predisporre un
piano terapeutico personalizzato, sulla base delle caratteristiche fisiche personali e delle abitudini alimentari.
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