Radicolopatia e ernia del disco: il trattamento del dolore cronico

Radicolopatia e ernia del disco: il trattamento del dolore cronico
Le patologie radicolari sono disturbi a carico delle radici nervose che si irradiano dal midollo spinale e possono interessare vari distretti corporei con dolore e parestesia (insorgenza di formicolii, pizzicore, solletico): vengono causate da un’infiammazione o da compressioni del nervo di diversa natura, tra le quali la più comune è l’ernia del disco.

La radicolopatia è, insieme alla patologia artrosica degenerativa, una delle problematiche più diffuse tra i pazienti che si rivolgono all’Ambulatorio di Terapia del dolore, servizio che ha come obiettivo il miglioramento della qualità di vita di chi è soggetto a dolore cronico o acuto.

Dei percorsi terapeutici e dei trattamenti mirati per la neuropatia radicolare abbiamo parlato con il Dott. Giuseppe Contino, medico anestesista e responsabile dell’Ambulatorio di Terapia del dolore di Villa Lucia Hospital di Conversano.

Diagnosi delle patologie radicolari

Il primo accertamento della radicolopatia avviene grazie a una diagnosi clinica durante la visita con lo specialista, in quanto il paziente lamenta dolori, solitamente cervicali o lombari. In caso di ernia del disco, grazie a una serie di manovre, è possibile individuare contestualmente sia la radice interessata che il livello di infiammazione.
Gli approfondimenti diagnostici (TC, radiografia, risonanza magnetica) vengono prescritti per avere una conferma oggettiva, per dare una prognosi al paziente, per indirizzarlo verso i trattamenti oppure verso la chirurgia.
Nel caso sia necessario indagare sull’obiettiva sofferenza delle radici nervose, per esempio con una sciatalgia che comporta deficit a un arto inferiore, lo specialista si orienta su un esame neurofisiologico, l’elettromiografia. Il test consente di stimolare con una sorgente a monte la radice nervosa e controllare l’arrivo “a valle” dell’impulso che, se ridotto, può essere sintomo di una compressione della radice nervosa.

Neuropatia radicolare: il trattamento

Lo studio e la valutazione del paziente portano all’identificazione del caso e a un trattamento altamente personalizzato, che mira a ridurre il dolore, ma anche risolverne le cause.
Nelle patologie radicolari, il primo approccio consiste nel trattamento dei Trigger point (noduli dolorosi all’interno della muscolatura) con infiltrazioni di antinfiammatori miorilassanti per ridurre l’infiammazione delle radici nervose corrispondenti. Specialmente per quanto riguarda le radicolopatie generate da una discopatia, dunque da un’ernia del disco, è necessario reprimere quanto prima possibile l’infiammazione generata dall’ernia sulla radice nervosa per spegnere il dolore.
Il trattamento dei Trigger point negli ultimi anni viene spesso preferito rispetto alle infiltrazioni peridurali con cortisonici. Queste, infatti, hanno il vantaggio di agire in profondità, fino al ganglio nervoso, riducendo l’infiammazione, ma lo fanno in maniera molto circoscritta, per cui non ideale nei pazienti con discopatia, che presenta di solito diversi livelli di ernia, con vari dischi interessati.

I trattamenti farmacologici possono essere mirati al controllo del dolore o alla riduzione dell’infiammazione. Tra i farmaci analgesici centrali è possibile utilizzare diverse famiglie, premorfine, morfine, tramadolo. È opportuno però tenere conto delle complicanze delle sostanze con un’azione centrale: tra gli effetti collaterali ci sono spesso nausea, prurito, vomito, stipsi (che nell’anziano può essere più problematica e invalidante del dolore). I farmaci antinfiammatori permettono di lavorare anche sulle cause che hanno generato dolore.

Per la radicolopatia con ernia del disco è possibile applicare anche altri trattamenti, in base al caso:
  •  radiofrequenza intradiscale;
  •  laser intradiscale;
  • ozonoterapia.
Infine, gli integratori vengono utilizzati per cercare di ripristinare e migliorare lo stato di trofismo delle strutture infiammate. Possono, per esempio, essere molto utili nel trattamento di sciatalgia, dolori lombari, parestesie, formicolii, fino alle anestesie della stessa fibra nervosa, sintomi che si verificano in caso di degenerazione traumatica del perinervio causata dalla contorsione dell’ernia sulla radice nervosa, che porta a una irritazione e infiammazione.

Se nessuno di questi percorsi riesce a ridurre il dolore, è possibile prendere in considerazione di intervenire chirurgicamente per eliminare la compressione del disco.
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Revisione medica a cura di: Dott. Giuseppe Contino

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