Resistenze agli antibiotici: il ruolo del Laboratorio di ICLAS nella sorveglianza

Resistenze agli antibiotici: il ruolo del Laboratorio di ICLAS nella sorveglianza
La resistenza ai farmaci antimicrobici è il fenomeno per cui un microrganismo risulta insensibile all’attività di un farmaco originariamente efficace per il trattamento delle infezioni da esso causate.

L’impatto epidemiologico dell’antimicrobico resistenza (Antimicrobial Resistance AMR) - spiega la Dottoressa Sabrina Bacilieri Biologa presso il Laboratorio Analisi di ICLAS di Rapallo (Genova) - provoca un incremento della morbosità e della mortalità complessive, associate alle infezioni causate da batteri resistenti, con conseguenze dirette su diversi piani. Il rischio è quello di un prolungamento delle degenze, delle procedure diagnostiche e un impiego di antibiotici sempre più impattanti anche economicamente.


Resistenza agli antibiotici: come viene acquisita dai batteri

I batteri possono acquisire la resistenza agli antibiotici - spiega la Dottoressa – per un meccanismo evolutivo naturale, conseguenza di mutazioni casuali del corredo genetico, ma anche per l’uso eccessivo e/o l’interruzione di terapie prima della conclusione di cicli terapeutici, che aumentano la pressione selettiva favorendo sviluppo, moltiplicazione e diffusione di ceppi resistenti. Questi microrganismi possono diventare resistenti ad alcuni antibiotici, anche, per trasmissione orizzontale (da batterio a batterio) del materiale genetico (ad esempio i plasmidi), ossia DNA batterico contenente enzimi che possono provocare l’antimicrobico resistenza.

I patogeni resistenti si possono diffondere nell’ambiente e contaminare anche la catena alimentare, infatti, le persone portatrici di microrganismi resistenti, se non isolate, rimangono contagiose per molto tempo, aumentando il rischio di diffondere tali batteri sia nell’ambiente sia all’interno delle strutture assistenziali.

La sorveglianza delle resistenze agli antibiotici e il ruolo del Laboratorio Analisi di ICLAS 

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), considerando la resistenza antimicrobica una delle maggiori minacce di sanità pubblica, ha elaborato e sviluppato iniziative per affrontare e contrastare il problema con un approccio integrato di medicina umana e medicina veterinaria: la finalità è quella di assicurare la possibilità di curare e prevenire le patologie infettive con farmaci efficaci e sicuri, utilizzati in modo appropriato, responsabile e accessibile a tutti coloro che ne hanno bisogno.

L’European Centre for Disease and Control - recependo le indicazioni dell’OMS - ha istituito una rete di sorveglianza europea dell’antibiotico-resistenza (EARSS-NET), coinvolgendo tutti i Paesi Membri.

In Italia, il fenomeno dell’AMR è monitorato attraverso una rete di laboratori sentinella (AR-ISS), che raccoglie dati di ceppi appartenenti a 8 specie di patogeni (Escherichia coli, Klebsiella pneumoniae, Pseudomonas aeruginosa, Acinetobacter spp, Staphylococcus aureus, Enterococcus faecalis, Enterococcus faecium, Streptococco pneumoniae), isolati da sangue o liquor e per antibiotici rilevanti dal punto di vista clinico-terapeutico o epidemiologico e una sorveglianza che copre l’intero territorio nazionale, relativa alle batteriemie (diffusione di batteri per via ematica) da enterobatteri produttori di carbapenemasi (CPE), ossia batteri resistenti. La rete AR-ISS comprende circa 50 laboratori sul territorio nazionale a partecipazione volontaria, tra cui il Laboratorio Analisi di ICLAS, unico in Liguria tra le strutture private, perché dotato dei requisiti tecnici richiesti.

Nello svolgimento dell’attività microbiologica di routine, il Laboratorio segnala al Referente Regionale tutti i ceppi che rientrano tra quelli sottoposti a sorveglianza, corredati dei risultati sugli studi relativi all’antibiotico-resistenza e di altre informazioni (ad esempio, tipo di campione, dati del paziente).

Annualmente il Laboratorio Analisi di ICLAS è sottoposto a test di valutazione esterna della qualità da parte dell’EARSS-NET, che invia a tutti i laboratori della rete europea 8 ceppi batterici in cieco. Questi devono essere trattati come campioni provenienti dalla routine diagnostica, cioè isolati in coltura, identificati e testati per diverse categorie di antibiotici. I dati ottenuti e inviati al laboratorio di riferimento EARSS-NET, vengono, da quest’ultimo, messi in relazione con i dati attesi; ciascun laboratorio riceverà quindi la propria valutazione, con indicatori di performance. 

I vantaggi del Laboratorio Analisi interno per i pazienti

Il Laboratorio Analisi interno di ICLAS è attivo h24, tutto l'anno anche a supporto di tutte le attività di ricovero. Consente:
  • rapidità nella trasmissione dei risultati ai clinici, anche in situazioni di emergenza;
  • un feedback diretto tra clinici e laboratorio;
  • la possibilità di costruire network d’informazioni tra le diverse figure professionali (clinici, laboratoristi, infettivologi, ecc);
  • una riduzione dei tempi di attesa per i pazienti che devono accedere alla Struttura;
  • una diminuzione complessiva dei tempi di degenza.
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