Migliorare il profilo del naso e
risolvere le difficoltà di respirazione sono le motivazioni più frequenti che spingono verso un’operazione di
rinoplastica, uno degli interventi chirurgici più diffusi al mondo.
Da oltre vent’anni specialista in questo settore, il
dott. Fabio Meneghini del
Maria Cecilia Hospital di Cotignola (Ravenna), afferma quanto sia imprescindibile l’
aspetto funzionale da quello
estetico.
Il naso operato, infatti, deve risultare
in armonia con il volto e avvicinarsi ai desideri del paziente, ma
deve anche svolgere perfettamente l’attività respiratoria. Per raggiungere un risultato soddisfacente vanno considerati gli aspetti psicologici, la qualità dei tessuti e le caratteristiche morfologiche del volto, uniche e diverse per ogni persona.
Per questo il dott. Meneghini consiglia di
personalizzare l’intervento sulle esigenze del paziente, programmandolo dopo un’accurata analisi del viso e della respirazione ed eseguendolo secondo i dettami della moderna chirurgia. Oggi si è orientati verso un
approccio conservativo che, utilizzando i tessuti dell’organismo stesso, sia rispettoso della struttura scheletrica e cartilaginea del naso. Un intervento non aggressivo quindi è quello che utilizza come strutture di sostegno del “nuovo” naso parte dei frammenti di cartilagine rimossi, ad esempio, per ridurre una gobba nasale o per raddrizzare il setto. Con questa
metodologia conservativa e ricostruttiva, effettuata di routine a Maria Cecilia Hospital di Cotignola, si possono ottenere effetti positivi nel modellamento del naso e una elevato grado di soddisfazione dei pazienti. In particolare, con l’approccio “
open rhinoplasty”, il chirurgo è in grado di
modificare la punta del naso con precisione e predicibilità difficilmente raggiungibile con altre tecniche. È quindi importante scegliere la procedura migliore caso per caso, rispettando le fasi di preparazione e i tempi di recupero.
Sono tanti i
motivi che spingono una persona verso la rinoplastica: un naso troppo grande, con la gobba, storto o schiacciato, deformato dopo un incidente o con il setto deviato. Ogni situazione va analizzata assieme dal medico e dal paziente per definire un obiettivo condiviso, realistico e naturale. Il procedimento ricostruttivo, rispetto al passato, è più efficace e preciso e, coniugato a sensibilità e abilità tecnica dello specialista, può risolvere un problema invalidante fisicamente e psicologicamente.