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La sindrome metabolica – ci spiega
il Dottor Michele Pastorelli del
Servizio di Nutrizione clinica di
D’amore Hospital - è presente nel 20-25% della popolazione ed è caratterizzata da obesità viscerale,
dislipidemia, alterazioni del metabolismo glucidico ed
ipertensione arteriosa. Si tratta di una condizione nella quale diversi fattori correlati tra loro possono concorrere ad aumentare il rischio di sviluppare
complicanze cardiovascolari e diabete mellito.”
Come possono incidere i disturbi del sonno?
La sindrome delle
apnee ostruttive del sonno (OSAS) è una condizione molto frequente caratterizzata dal ripetuto alternarsi di episodi di apnea e ipopnea durante il periodo notturno, forte russamento, frammentazione del sonno ed aumentata sonnolenza diurna.
I pazienti presentano episodi ricorrenti di interruzione del respiro che espongono il sistema cardiocircolatorio a cicli di ipossia ed eccessiva pressione toracica negativa. “L’OSAS tende ad associarsi alle componenti della sindrome metabolica – spiega sempre il Dottor Pastorelli - infatti studi recenti hanno dimostrato che
i pazienti con OSAS hanno una prevalenza superiore di avere la sindrome metabolica. Le ipossiemie intermittenti e la frammentazione del sonno prodotte dall’OSAS sono in grado di innescare meccanismi intermedi (stress ossidativo, alterazioni neuroumorali, infiammazione) che conducono alle componenti della sindrome metabolica.”
L’OSAS è quindi un nuovo fattore di rischio all’interno della sindrome metabolica e
contribuisce all’incremento del rischio cardiovascolare.
Qual è il trattamento che si consiglia?
Nelle forme più lievi, l’obiettivo terapeutico principale è la riduzione del peso corporeo, che è in grado di migliorare tutte le componenti del quadro clinico generale. Nelle forme più severe, è indicata la ventilazione a pressione positiva (CPAP) con la quale è possibile correggere la desaturazione dell’ossigeno e, conseguentemente, controllare le alterazioni clinico-metaboliche come l’aumento dell’insulino-sensiblità e ridurre anche il rischio cardiovascolare.