La
collaborazione tra cardiologo e radiologo è una caratteristica fondamentale nell’esecuzione di approfondimenti diagnostici come la
TC coronarica nei centri di riferimento cardiovascolari.
Presso
Città di Lecce Hospital, la
dott.ssa Roberta Antonazzo Panico, cardiologa, e il
dott.Tommaso Magli, radiologo, sotto la guida del responsabile dell’
U.O. di Cardiologia, il
dott. Kia Vaziri Farahani, si occupano di una valutazione multidisciplinare dei casi che mette
al centro del percorso di diagnosi e terapia il paziente e le sue specifiche esigenze di salute.
Abbiamo chiesto per quale tipo di approfondimento diagnostico viene utilizzata la TC coronarica e
quali vantaggi comporta per il paziente la sinergia tra specialisti nello svolgimento dell’esame.
Cos’è la TC coronarica
La TC cardiaca - TC coronarica (o Coronaro TC) - è un
esame diagnostico che consente di individuare la malattia coronarica e altre patologie come:
- stenosi aortica,
- trombosi cardiache e/o coronariche,
- aneurisma,
e di
escludere la presenza di anomalie congenite delle coronarie.
Si tratta di una Tomografia Computerizzata che acquisisce
immagini di alta qualità del cuore e delle sue strutture e con una bassa dose di radiazioni per il paziente.
In quali casi è indicata la TC coronarica
L’esecuzione della TC coronarica è indicata in presenza di dolore toracico o di sintomi di sospetta origine cardiaca nei pazienti a rischio cardiovascolare basso e intermedio, per escludere la presenza di aterosclerosi coronarica e l’eventuale presenza di anomalie congenite di origine e decorso coronarico.
In caso di test di ischemia dubbi o non conclusivi, e con i tomografi di ultima generazione, è i
ndicata anche nei pazienti a elevato rischio cardiovascolare, portatori di stent coronarici o precedentemente sottoposti a by-pass coronarici, sempre previa attenta valutazione cardiologica.
La valutazione multidisciplinare
La
cardio-radiologia è, a tutti gli effetti, una sub-specializzazione sviluppatasi negli ultimi due decenni nei centri di riferimento cardiovascolari italiani e internazionali.
La collaborazione cardiologo-radiologo è fondamentale per stabilire:
- l’indicazione all’esame (nella maggioranza dei casi l’esame viene prescritto dopo una visita cardiologica);
- la preparazione del paziente all’esame (sia ambulatoriale che durante l’esecuzione dell’esame radiologico vero e proprio);
- l’interpretazione delle immagini e la refertazione;
- il successivo corretto iter diagnostico-terapeutico del paziente.
Il
vantaggio per il paziente è duplice: dopo l’esecuzione dell’esame, il cardiologo, tenendo conto dei sintomi, dell’anatomia coronarica del singolo caso e delle valutazioni funzionali relative, decide il
miglior percorso terapeutico per ogni specifico paziente. Allo stesso modo il radiologo, con le sue competenze specialistiche, oltre che fondamentale nell’esecuzione e nella refertazione dell’esame, può
consigliare eventuali approfondimenti diagnostici qualora dovessero emergere dati di rilievo a livello polmonare, osseo, ecc.
La valutazione multidisciplinare e la sinergia tra specialisti consentono di raggiungere livelli qualitativi di diagnosi e indicazione terapeutica sempre più precisi nell’ottica prioritaria della salute del paziente, avvicinandosi a un modello di medicina di precisione e personalizzata.
Per saperne di più:
Come si esegue la TC coronarica
L’esame consiste in una fase preparatoria (valutazione anamnestica, valutazione degli esami di funzione renale, rilevazione dei parametri di pressione arteriosa e frequenza cardiaca, somministrazione dei farmaci cardioattivi volti al rallentamento della frequenza cardiaca, se non già adeguatamente controllata, e alla vasodilatazione coronarica), una fase di acquisizione tomografica basale (con valutazione del Calcium Score Index, che permette di determinare accumuli di calcio coronarico) e un’acquisizione dopo iniezione di mezzo di contrasto iodato.
Tutte le fasi hanno una durata complessiva massima di circa 20 minuti.
Le controindicazioni
Non esistono controindicazioni assolute all’esame, tuttavia l’esecuzione è sconsigliata in caso di:
- gravidanza;
- allattamento;
- grave insufficienza renale;
- difficoltà nel trattenere il respiro;
- presenza di allergia al mezzo di contrasto;
- presenza di aritmie con notevole variabilità dei battiti;
- elevata frequenza cardiaca non responsiva ai farmaci somministrati prima dell’esecuzione della tac (in questa eventualità è preferibile riprogrammare l’esame, dopo premedicazione al proprio domicilio con farmaci prescritti dal cardiologo presente in tac, al fine di evitare di eseguire l’esame senza buone probabilità di ottenere delle immagini diagnostiche).
TC coronarica, prova da sforzo e Coronarografia: le differenze
La Coronaro TC è un’indagine anatomica che, a differenza della Coronarografia standard, ha il vantaggio di essere un esame non invasivo. Nei pazienti a elevato rischio cardiovascolare, già sottoposti a precedenti interventi sulle coronarie, di età avanzata e/o con aritmie come la fibrillazione atriale, tuttavia, non ha lo stesso potere diagnostico della Coronarografia “invasiva”, che rappresenta per questi pazienti ancora oggi il gold standard.
La prova da sforzo, così come le altre metodiche d’indagine funzionali, dà delle informazioni funzionali e può evidenziare la presenza di ischemia cardiaca durante stress fisico, ma non fornisce alcuna informazione sull’anatomia coronarica. In altre parole, è un esame complementare alla TC coronarica e non sostitutivo.