La
TC Cuore è un’indagine non invasiva che impiega i
Raggi X, radiazioni ionizzanti, per l’acquisizione delle immagini, al fine di studiare cuore e vasi e individuare o escludere eventuali patologie.
Al dott.
Francesco Violante, responsabile della Diagnostica per Immagini di
Maria Eleonora Hospital di Palermo, abbiamo chiesto come funziona la TC cardiaca e quando viene prescritta.
Cos’è la TC Cuore
La TC Cuore è l’applicazione della metodica TC (tomografia computerizzata) per la diagnostica cardiaca. Da alcuni anni, infatti, la TC multistrato, grazie al corredo di nuovi software dedicati e sempre più aggiornati, viene applicata alla diagnostica cardiologica.
In particolare, il Maria Eleonora Hospital si avvale di una
TC multistrato di detezione fino a 128 slice, con software per studi approfonditi, sia
tridimensionali, che
MIP (Maximum Intensity Projection, cioè con Proiezione di Massima Intensità), per immagini di altissima qualità e definizione.
Con questa tecnologia possono essere eseguite scansioni con visualizzazione a più strati e in 3D, che garantiscono una sempre maggiore accuratezza diagnostica.
Quando viene prescritta
L’indagine TC è
affidabile e non invasiva, e consente di raccogliere in pochi minuti parametri anatomici e funzionali. Ben accettata dai pazienti, può essere eseguita con una blanda preparazione farmacologica (come beta-bloccanti) per contenere un’eventuale tachicardia ed extrasistoli, affinché l’acquisizione sia sincronizzata con un ritmo cardiaco sinusale regolare.
La TC cardiaca si va consolidando, per la flessibilità di impiego, per la
valutazione morfologica del cuore,
del miocardio e delle
camere cardiache, oltre che dello stato delle
coronarie. L’indagine permette di rilevare anche dati funzionali cardiaci (come F.E., cioè la frazione di eiezione, che indica la capacità contrattile di una delle camere cardiache, o come Stroke-Volume, il volume sistolico), in precedenza appannaggio solo di metodica ecocardiografica e RM. È, quindi,
un’indagine fondamentale nella prevenzione del rischio cardiovascolare, in quanto consente di individuare aneurismi, stenosi e occlusioni dei vasi che possono risultare inizialmente asintomatici e manifestarsi in seguito con eventi ischemici.
L’utilizzo di
contrasto iodato (controindicato solo in pazienti con noti fenomeni allergici allo iodio) permette una
valutazione dell’albero coronarico attenta e precisa, così da selezionare i pazienti da avviare sia all’emodinamista per trattamento endovascolare che al cardiochirurgo per eventuali BAC (bypass aorto-coronarici). Da qualche anno, inoltre, in selezionati pazienti con stenosi valvolare aortica, è una metodica necessaria preventiva per l’impianto valvolare endovascolare (TAVI). L’impiego di macchinari di alta tecnologia con centinaia di detettori ed eventuale doppio tubo (come quello in dotazione al Maria Eleonora Hospital) permette una diagnostica cardio-coronarica plurifunzionale, alla base di una consapevole collaborazione tra radiologo e cardiologo al fine di ottimizzare i procedimenti terapeutici.
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