Città di Lecce Hospital / 21 novembre 2023

Trattamento dell’obesità: interventi microinvasivi per una migliore qualità di vita del paziente

Trattamento dell’obesità: interventi microinvasivi per una migliore qualità di vita del paziente

Nel mondo si registra un decesso ogni 10 minuti a causa dell’obesità e di malattie correlate. L’obesità è infatti la terza causa di morte dopo le patologie cardiovascolari e quelle tumorali. Secondo la SINuc (Società Italiana di Nutrizione Clinica e Metabolismo) in Italia si potrebbero evitare 70mila decessi l’anno se si riducesse l’incidenza di questa patologia. L’aspettativa di vita inoltre si riduce in media di 10 anni nei casi in cui l’obesità viene acquisita in età adulta.

Città di Lecce Hospital, Ospedale di Alta Specialità accreditato con il SSN che fa parte di GVM Care & Research, è centro accreditato S.I.C.O.B (Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità e delle malattie metaboliche) ed è parte del dipartimento di Chirurgia Bariatrica di GVM in Puglia, diretto dal dott. Antonio Braun e composto dal dott. Natale Ursino e dal dott. Antonio Matarangolo.

Il dipartimento si propone di mettere a sistema negli ospedali di GVM che trattano la patologia, le buone pratiche cliniche e chirurgiche per il trattamento dell'obesità, per un approccio personalizzato alla patologia. Nell’équipe di Chirurgia Bariatrica di Città di Lecce Hospital entra il dott. Francesco Biondo, specialista di grande esperienza in chirurgia generale, bariatrica e toracica.

“In Puglia si registra una delle percentuali più alte di obesità rispetto alle altre regioni italiane – commenta il dott. Francesco Biondo –. L’obiettivo qui a Lecce è l’accreditamento come centro di eccellenza SICOB, per poter essere un punto di riferimento per i pazienti del Salento, sia per la qualità sia per il numero di interventi eseguiti in questo ambito”.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce l’obesità come una malattia cronica e recidivante. Da qui l’importanza di delineare percorsi di cura in grado di dare risposte concrete e durature ai pazienti.

“Finora le linee guida SICOB davano l’indicazione a operare pazienti dalla seconda classe in poi ovvero di obesità severa, con BMI da 35-40 punti. Nelle ultime linee guida rilasciate a settembre 2023, però, ci sono indicazioni all’intervento anche per pazienti della classe di obesità moderata (BMI 30-35), laddove si riscontrino patologie associate quali diabete, ipertensione o dislipidemia. Si tratta delle comorbidità più serie che determinano la sindrome metabolica e che possono portare a complicanze quali infarto, ictus cerebrale, tumore del colon” spiega il dott. Biondo.

La valutazione di ogni singolo caso viene fatta da un team multidisciplinare: in primis psicologo e nutrizionista hanno l’obiettivo di portare il paziente a ridurre il rischio operatorio (ad esempio con una diminuzione del peso corporeo di minimo il 10%), e ottenere un recupero più veloce, prima di sottoporsi all’intervento, e consiste nell’educazione alimentare e psicologica che prepari mente e organismo. “Serve inoltre ottenere un equilibrio ematochimico – prosegue il dott. Biondo –. Alcuni pazienti presentano infatti condizioni di ipovitaminosi e di anemia anche se sembrano ben nutriti: l’obesità non rappresenta infatti una situazione di normo-nutrizione, a volte è causa di malnutrizione e porta a deficit di oligoelementi, vitamine, ferro. Anche l’educazione respiratoria, la riabilitazione motoria e cardiovascolare concorrono ad ottimizzare il percorso preoperatorio”.

L’équipe del dott. Biondo, a Città di Lecce Hospital, interverrà con un approccio mini-microinvasivo, apportando diversi vantaggi per il paziente, già a breve termine, quali: ridotto dolore postoperatorio, minore periodo di allettamento, minore frequenza di complicanze cardio-respiratorie, più breve ospedalizzazione, rapida guarigione delle ferite, migliore risultato estetico delle cicatrici. L’intervento che esegue si definisce mini-bypass gastrico, una tecnica ipoassorbitiva utilizzata in Italia solo nel 15% dei casi perché richiede un’ampia expertise e un know-how maggiore anche nel campo della chirurgia generale. Insieme alla Sleeve Gastrectomy, rappresenta l’approccio chirurgico principale per la gestione di patologie legate all’obesità.

“È un intervento sicuro, veloce, efficace e con un’ottima qualità di vita, ma soprattutto ci permette di controllare, molto meglio rispetto alle altre tecniche, le comorbidità legate alla chirurgia dell’obesità. Basti pensare alla percentuale di fallimento, inteso come una perdita di peso non sufficiente e quindi un “weight regain” di tutto o di parte del peso perso: con il mini-bypass gastrico è molto bassa e si attesta a circa il 4-5% (il bybass gastrico ha invece una percentuale di fallimento del 20%, la sleeve gastrectomy del 50%)” commenta il dott. Biondo. 

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Revisione medica a cura di: Dott. Francesco Giuseppe Biondo

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