Tra le neoplasie ginecologiche più diffuse troviamo
il tumore dell’endometrio, una forma tumorale che colpisce il rivestimento interno del corpo uterino. Questo tipo di neoplasia rappresenta la quasi totalità dei tumori che si sviluppano nell’utero, collocandosi al quinto posto per frequenza tra le donne. Il tumore dell’endometrio
interessa principalmente le donne in post menopausa, a causa dei cambiamenti ormonali che influenzano in modo particolare questa struttura; la maggior parte dei casi è diagnosticata nella fascia di età compresa
tra 50 e 70 anni.
La diagnosi di Tumore all'endometrio
“Questa neoplasia – spiega il
Dott. Giuseppe Sorrenti, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Ginecologia dell’
Ospedale San Carlo di Nancy di Roma – si rende manifesta con un sanguinamento uterino anomalo, che induce la donna ad eseguire esami mirati, come l’ecografia transvaginale e l’isteroscopia. La prevenzione per questa forma tumorale è rappresentata dell
’esame ecografico, che si consiglia di eseguire almeno una volta l’anno. All’Ospedale di Alta Specialità, è possibile sottoporsi ad ognuno di questi esami diagnostici eseguendo contemporaneamente la
biopsia endometriale, così da ricevere una
diagnosi accurata e in tempi veloci”.
Il percorso di cura
“Una volta posta la diagnosi di cancro dell’endometrio, è necessario eseguire
una risonanza magnetica nucleare per valutare lo stato di infiltrazione della malattia e personalizzare così l’intervento chirurgico sulla base delle caratteristiche riscontrate in ciascuna paziente. Generalmente,
l’operazione viene eseguita con la chirurgia robotica e, in particolare, con il robot da Vinci, prevedendo l’asportazione di utero e ovaie ed, eventualmente, dei linfonodi pelvici”.
“All’Ospedale San Carlo di Nancy di Roma,
è inoltre possibile eseguire una visita oncologica dedicata per valutare l’eventuale necessità di trattamenti successivi come, ad esempio, la radioterapia. La disponibilità di un ambulatorio dedicato all’oncologia, con personale medico altamente qualificato, permette di seguire a 360 gradi ciascuna paziente: dalla diagnosi al trattamento, fino a follow-up successivi previsti nel percorso di cura”.
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