Utilizzo del Laser CO2 nel distretto testa-collo: come funziona e a cosa serve

Utilizzo del Laser CO2 nel distretto testa-collo: come funziona e a cosa serve
L’utilizzo del laser CO2 in campo otorinolaringoiatrico, ed in generale nella chirurgia del distretto testa-collo, è molto consistente e consolidato, tanto da essere diventato uno strumento fondamentale ed insostituibile nelle sale operatorie. 
Con l’ausilio del Laser CO2, si possono trattare più facilmente le patologie laringee, del cavo orale e dell’ipofaringe, anche oncologiche, nasali e dell’orecchio. Il suo raggio infatti provoca la vaporizzazione, ossia la distruzione, dei tessuti colpiti, con estrema precisione, efficienza ablativa e ridotto (quasi assente)sanguinamento del campo chirurgico. Tutto ciò consente quindi un più rapido recupero del paziente e una netta  riduzione dei tempi di ricovero.
Oggi il laser CO2 si sta affacciando e consolidando anche nell’utilizzo chirurgico ambulatoriale di varie specialità (ORL, Ginecologia, Medicina Estetica, Dermatologia ecc) grazie alla più recente tecnologia: il Laser CO2 Frazionato.

Approfondisce la dottoressa Barbara Mafera, specialista in Otorinolaringoiatria nell’unità operativa dedicata presso l’Ospedale San Carlo di Nancy a Roma.

Come funziona il laser CO2 frazionato?

Dall’introduzione del laser nella pratica medica nel 1960, sono stati fatti numerosissimi passi avanti non solo nei campi d’applicazione, ma anche dal punto di vista delle tecnologie impiegate. Infatti si dispone adesso di dispositivi laser combinati, sempre meno invasivi ma ugualmente potenti. Accanto alla modalità ablativa classica si può usare la modalità “frazionata”, che consiste nella possibilità di suddividere, appunto frazionare, l’energia veicolata dal raggio laser che provoca la “distruzione“ dei tessuti, in numerosissimi punti vicini tra loro ma separati. Ciò consente di lasciare indenni alcune aree cutanee,dalle quali inizieranno e si manterranno i processi riparativi di rinnovamento delle zone trattate.
L’applicazione di tale modalità è preferibile nei tessuti cutanei e mucosi di aree molto delicate quali il viso, il collo, il décolleté ma anche i genitali esterni ,ad esempio. Più in generale, è utilizzabile in tutte quelle zone che necessitano di “rinnovamento”, ringiovanimento o di rimozione di macchie, cicatrici, lesioni di vario genere (cisti, papillomi, lipomi, ecc.). 

Quali sono i vantaggi?

Le potenzialità di questi laser combinati sono moltissime: l’estrema versatilità, la multidisciplinarietà, la possibilità di eseguire trattamenti in ambienti idonei ma in anestesia locale, o anche senza anestesia come nei “refreshing” della medicina estetica. Tutto ciò comunque avviene nella sicurezza dell’ambiente ospedaliero

Il trattamento è adatto a tutti o ci sono controindicazioni?

Ovviamente nonostante siano di larga applicazione, questi trattamenti ablativi o frazionati sono controindicati se il paziente soffre di patologie del tessuto connettivo o della coagulazione, così come durante la gravidanza, ad esempio, o in altre condizioni che verranno indagate nelle visite preliminari ai trattamenti stessi.
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Revisione medica a cura di: Dott.ssa Barbara Mafera

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