Nel corso del 2013 i laboratori di Cardiologia Interventistica ed Endovascolare di quattro strutture di GVM Care & Research - Città di Lecce Hospital, Maria Cecilia Hospital (Cotignola), Maria Pia Hospital (Torino) ed Anthea Hospital (Bari) – hanno ottenuto la certificazione per gli impianti di Valvole Percutanee TAVI, acronimo inglese di “impianto di valvola aortica transcatetere”. Si tratta di un’innovativa tecnica “salvavita” non chirurgica che si rivolge prevalentemente ai pazienti affetti da Stenosi Aortica Severa, patologia della valvola aortica (determinata dal restringimento dell’anello mitralico) che nel mondo occidentale colpisce migliaia di pazienti soprattutto in età avanzata. Negli ultimi anni numerosi studi clinici hanno attestato una riduzione della mortalità nei pazienti trattati con la TAVI, rispetto agli interventi chirurgici tradizionali, anche per la ridotta invasività di questa tecnica, che viene effettuata in anestesia locale e consente le dimissioni del paziente mediamente in tre giorni. «La protesi viene fissata su uno stent metallico e compressa, per essere inserita in un’arteria periferica, quasi sempre quella femorale – spiega il dottor Fausto Castriota, coordinatore dei Laboratori di Emodinamica di GVM Care & Research – L’intero impianto giunge per via endovascolare fino alla valvola aortica danneggiata: qui lo stent viene espanso e la nuova valvola entra in funzione al posto della vecchia. Tutto ciò, senza dover aprire il torace ed arrestare il battito cardiaco». Gli impianti di Valvola Percutenea TAVI possono essere certificati da una commissione di specialisti, che verifica il rispetto di varie procedure e parametri per un determinato numero di casi. GVM Care & Research ha completato positivamente questo percorso in quattro strutture, a conferma della volontà di affidarsi alle nuove tecniche oggi a disposizione, per assicurare ai pazienti i migliori procedimenti e la massima qualità terapeutica.
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