03 marzo 2022

Veleni in casa: quali sono e come difendersi

Veleni in casa: quali sono e come difendersi
Da sempre la casa è considerata un luogo sicuro, ma anche tra le pareti domestiche si possono nascondere diverse insidie, presenti sotto forma di sostanze che sono potenzialmente dannose per la salute.

Detersivi, insetticidi, solventi, farmaci, detergenti sono tutti prodotti che troviamo nelle nostre case:
  • portati a contatto con occhi, mucose e pelle, possono provocare lesioni e irritazioni cutanee o oculari;
  • ingeriti causano lesioni alle mucose, irritazioni, fino a danni epatici e renali;
  • inalati, possono provocare grave ostruzione del respiro, tremori, convulsioni, tossicità neurologica (vertigini, confusione mentale, delirio) e, nei casi più gravi, blocco neuromuscolare (interruzione, dell’impulso nervoso ai muscoli).

La pericolosità delle sostanze

Le sostanze possono essere classificate come:
  • non pericolose, ad esempio deodoranti, lozioni per bambini, cosmetici, terriccio, che in linea di massima e in generale se ingeriti non provocano danno se non in forma lieve
  • pericolose, detersivi per piatti (diversi  quelli per lavastoviglie), detergenti vari per la casa, dopobarba, shampoo) se non contengono alcool e sono relativamente tossici.
Diventano invece generalmente molto pericolosi:
  • detersivi per lavastoviglie, candeggina, disincrostanti, disgorganti, fertilizzanti per piante, prodotti per pulire forni, vetri, metalli, smacchiatori, solventi per smalto, antiruggine,, canfora, naftalina, prodotti a base di ossigeno;
  • farmaci, tutti i farmaci possono essere potenzialmente dannosi, tra i più pericolosi quelli cardiovascolari, per il diabete e gli psicofarmaci;
  • piante come azalea, mughetto, papavero, oleandro, dieffenbachia, filodendro e la tanto diffusa “Stella di Natale".
Indipendentemente dalla classificazione della tossicità del prodotto, in caso di contatto, inalazione, ingestione è sempre bene contattare il Pronto Soccorso di riferimento che a sua volta si collega al CAV (Centro Anti Veleni) per le contromisure necessarie. 

Come riconoscere i rischi

Su ogni flacone di detersivo o bombolette di insetticidi, prodotti per la pulizia dei forni ecc troviamo i simboli che segnalano la pericolosità e i rischi: sono pittogrammi che dal 1° giugno 2015 rispondono alla Normativa dell’Unione Europea.  Tra i tanti simboli possiamo ricordare quello presente sui flaconi di candeggina, la “Croce di Sant’Andrea”, una croce nera a forma di X., insieme a questo viene spiegato il rischio, “irritante per occhi, pelle e sistema respiratorio”, e viene anche spiegato cosa fare in caso di contatto. Altri simboli, invece, possono identificare prodotti infiammabili, a pericolo di esplosione ecc.
Le etichette con i simboli relativi non vanno mai rimosse. 

Fare attenzione a come conserviamo e gestiamo i prodotti in casa

E’  buona abitudine tenere i prodotti per la pulizia della casa e i farmaci in appositi armadietti ben custoditi o in scaffali collocati in alto, in modo che siano fuori dalla portata dei bambini
Se ciò non è possibile si possono usare dei fermi per bloccare l’apertura di cassetti e sportelli, inoltre devono essere correttamente conservati nelle confezioni originali e mai trasferiti in bottiglie anonime o in contenitori vari, potrebbero attirare l’attenzione e la curiosità dei bambini.

E’ possibile ridurre in maniera significativa le fonti di incidenti prevedibili adottando diverse misure di prevenzione:
  • non lasciare farmaci su comodini o in luoghi accessibili, i colori delle pillole attirano l’attenzione dei bambini che potrebbero scambiarli per caramelle,
  • non devono essere dimenticati i prodotti per le pulizie su lavelli o scaffali bassi;
  • non manomettere i tappi di sicurezza di farmaci, detersivi, disinfettanti ecc, per impedire ai piccoli di aprirli;
  • non rimuovere le etichette presenti sui flaconi dei prodotti perché in caso di contatto, ingestione o inalazione possono essere utili al medico per capire quali sostanze possono aver provocato l’eventuale intossicazione.
Ricordiamo che la fascia di età più a rischio è quella tra 1 e 4 anni, quando i bimbi cominciano a camminare e a voler conoscere e toccare tutto ciò che viene a trovarsi nel loro campo visivo.

La maggior parte delle intossicazioni e degli incidenti domestici si verificano, in genere, dalle 11 alle 13 e dalle 19 alle 21, ore in cui gli adulti possono essere impegnati a preparare il pranzo o la cena.

Per ciò che riguarda le piante, al momento dell’acquisto verifichiamo se presentano parti, che se ingerite possono essere tossiche, e sostituiamole con piante innocue, diversamente collochiamole in punti anche in questo caso non raggiungibili dai bambini.
 
Revisione medica a cura di: Dott. Massimo Vota

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