Sono passati
20 anni da quando, con l’avvento dei
primi robot chirurgici in sala operatoria e l’introduzione delle nuove tecnologie, è iniziato il radicale cambiamento verso la chirurgia moderna. Da allora l’
evoluzione della chirurgia robotica, utilizzando strumenti sempre più innovativi come il digitale e l’intelligenza artificiale, non si è più fermata e si apre oggi alle pratiche della
realtà virtuale, vera sfida e futuro del nostro tempo.
Degli
scenari presenti e futuri abbiamo parlato con il
Prof. Antonio Cisternino, responsabile dell’U.O. di
Urologia di
Ospedale Santa Maria, a Bari.
Chirurgia robotica: cos’è
La chirurgia robotica è un’area della medicina moderna che utilizza
tecnologie avanzate per assistere i chirurghi durante gli interventi in sala operatoria. Offre una serie di
vantaggi, tra cui una maggiore precisione, minore invasività, tempi di recupero più rapidi e, generalmente, minori rischi di complicanze per i pazienti. Richiede un’applicazione costante per un apprendimento progressivo e consapevole. Non solo il chirurgo, ma tutto il team robotico di sala è parte attiva di ogni intervento sul paziente e, con la sua esperienza, determina il successo di un intervento.
I sistemi robotici chirurgici in uso sono costituiti da
bracci robotici che vengono controllati dal chirurgo tramite una consolle distante dal letto operatorio, munita di molteplici comandi installati su joystick e su pedaliera che il chirurgo coordina nell’uso durante l’intervento. Lo specialista guida sulla road map digitale dell’intervento da eseguire i movimenti del robot, e il sistema converte tali impulsi in azioni precise all’interno del corpo del paziente.
I robot chirurgici sono dotati di
strumenti miniaturizzati, come pinze e bisturi, che permettono di eseguire operazioni con una maggiore precisione e una migliore manovrabilità rispetto alle tecniche chirurgiche tradizionali, perché amplificati da una magnificazione di immagine dovuta a potenti ottiche supportate da telecamere ad altissima risoluzione.
Robot e interventi chirurgici
Molte ormai sono le
specialità chirurgiche che utilizzano i robot per diversi interventi. Nati per la
cardiochirurgia, presto sono stati utilizzati in
urologia,
chirurgia generale,
ginecologica,
toracica e
otorinolaringoiatrica e non solo. Nell’intervento eseguito per l’asportazione della prostata per tumore, per esempio, i robot offrono una visione tridimensionale e ingrandita fino a 10 volte dell’area anatomica di lavoro, consentendo al chirurgo di avere una eccellente visualizzazione e, quindi, una maggiore precisione delle manovre chirurgiche.
La più recente introduzione della
tecnologia digitale nei robot chirurgici (come l’uso di dispositivi elettronici e informatici per elaborare, trasmettere e archiviare dati clinici, immagini, in formato digitale) ha
elevato la qualità delle prestazioni e offerto ai medici
vantaggi, anche immediati, avendo la possibilità di utilizzare:
- smartphone;
- tablet;
- Internet;
- connettività wireless;
- cloud computing (archiviazione e accesso a dati e applicazioni su server remoti);
- Intelligenza artificiale (IA) con auto apprendimento automatico delle funzioni (deep learning) e la messa in uso di algoritmi evolutivi;
- realtà virtuale (VR);
- realtà aumentata (AR).
Realtà virtuale e tecniche immersive
L’introduzione della chirurgia robotica pone oggi molta attenzione sull’uso del robot chirurgico, non solo su un piano applicativo ed evolutivo delle macchine, ma anche sul piano etico, con un accento sul problema della diseguaglianza sociale (non tutti i pazienti, per esempio, potranno permettersi le stesse cure, per l’alto costo di queste tecnologie). Una serie di temi, tra
tecnologie moderne e ricerca di uguaglianze, che stanno influenzando e radicalmente trasformando il mondo medico, traghettandolo su nuove piattaforme di pensiero.
La
realtà virtuale consente ai chirurghi di entrare in un ambiente virtuale tridimensionale, in cui possono visualizzare e interagire con rappresentazioni realistiche del corpo umano. Indossando un
visore VR e utilizzando dispositivi di input come guanti o controller, i chirurghi possono simulare e praticare procedure chirurgiche complesse in un ambiente virtuale.
La
realtà aumentata, d’altra parte, sovrappone informazioni digitali al mondo reale. Utilizzando dispositivi come
occhiali o visori AR, i chirurghi possono visualizzare informazioni digitali, come immagini diagnostiche, dati del paziente e guide procedurali, direttamente sulla superficie del paziente o all’interno del campo operatorio. Ciò consentirà sempre più ai chirurghi di avere informazioni contestuali in tempo reale utili per la buona esecuzione dell’intervento.
I
vantaggi della chirurgia immersiva includono una migliore visualizzazione e comprensione dell’anatomia del paziente, il miglioramento della precisione del gesto chirurgico, dell’auto-controllo uomo macchina (ci sarà la macchina che correggerà un gesto improprio del chirurgo, che si tradurrà in sicurezza per il paziente e serenità per il chirurgo). Inoltre, la chirurgia immersiva può essere utilizzata per
scopi formativi, consentendo agli studenti di medicina e ai chirurghi in formazione di praticare procedure chirurgiche in modo simulato e sicuro, possibilità di collaborazione e consulenza a distanza, assistenza durante interventi complessi o in aree remote da postazioni geograficamente lontane.
La chirurgia del futuro: il metaverso
Il
metaverso (ambiente virtuale tridimensionale in cui le persone possono interagire tra loro e con oggetti digitali in modo immersivo) è una tecnologia in evoluzione che avrà interessanti applicazioni in campo chirurgico. Ad esempio, potrebbe essere utilizzato per
simulare interventi chirurgici in modo virtuale, consentendo ai chirurghi di acquisire esperienza pratica senza mettere a rischio i pazienti reali. La chirurgia virtuale potrebbe permettere agli operatori sanitari di esercitarsi in scenari complessi, di affinare le loro abilità senza dover effettuare interventi reali, essere utilizzata per
migliorare la formazione e l’istruzione nel campo della chirurgia, oppure essere una piattaforma per la collaborazione e lo scambio di conoscenze tra chirurghi di diverse parti del mondo. Una vera rivoluzione verso un futuro migliore.