La chirurgia bariatrica è un percorso prevede un iter lungo e articolato, dalla prima fase di selezione del paziente, fino alle fasi di follow-up. Le condizioni di cui tener conto sono diverse: il BMI del paziente, le comorbidità (altre patologie associate), i rischi operatori, le abitudini alimentari e i fattori psicologici. Abbiamo chiesto alla dottoressa Paola Genovese, Responsabile del
Percorso di cura della Grave Obesità di ICLAS di Rapallo alcune delucidazioni a proposito della varie fasi che il paziente deve affrontare.
Prima dell’intervento
Dottoressa, qual è il paziente-tipo, candidato alla chirurgia bariatrica?
È un paziente che ha già tentato diversi tentativi di dieta, ma senza risultati. Salvo eccezioni, il paziente ha tra i 18 e i 65 anni ed un BMI almeno superiore a 35 (con comorbidità) oppure con
BMI > 40, anche senza patologie associate. Non deve essere affetto da patologie psichiatriche importanti; i disturbi del comportamento alimentare sono soggetti a rivalutazioni nel tempo. Per accedere alla chirurgia, inoltre, tutti i medici e gli specialisti devono aver dato parere positivo all’intervento, valutandone i rischi, e, molto importante, il paziente deve essere informato e motivato.
Che cos’è il palloncino intragastrico e in quali casi viene proposto al paziente?
Si tratta di una tecnica non-chirurgica, eseguita per via endoscopia e senza anestesia, eseguita in ambulatorio o, al più, con un paio di giorni di degenza. Si posiziona un palloncino, il BIB, all’interno dello stomaco. Questo, dilatato, fa percepire al paziente un senso di sazietà anche con modeste quantità di cibo. Va rimosso dopo sei mesi ed in genere si utilizza prima della chirurgia. Se necessario, una volta rimosso il palloncino, e trascorso un periodo di tempo necessario, la procedura può essere ripetuta.
Il posizionamento del palloncino intragastrico può essere proposto prima della chirurgia bariatrica nei casi di obesità importante, con BMI>50, per cercare di perdere peso in attesa dell’intervento. La maggior parte dei pazienti bariatrici, comunque, passa direttamente alla chirurgia, dopo un periodo di valutazione e di follow-up volto a valutarne la motivazione.
Per i pazienti che rifiutano la chirurgia bariatrica, o che non sono idonei all’intervento, si può optare per il palloncino intragastrico.
L’intervento
Bendaggio Gastrico e Sleeve Gastrectomy: quali sono le differenze?
Il bendaggio gastrico consiste nell’applicare un anello di silicone regolabile attorno alla porzione superiore dello stomaco, riducendone la capacità. Dopo l’operazione, sono necessari dei controlli periodici con il dietologo, il dietista, lo psicologo e il chirurgo bariatrico. Il paziente deve perseverare nel regime alimentare come da protocollo.
Invece, con la Sleeve Gastrectomy, o
resezione gastrica, si elimina verticalmente una porzione di stomaco, per ridurne la capacità. L’intervento si esegue in laparoscopia, con anestesia generale. Per agire in sicurezza, all’
ICLAS usufruiamo del servizio di anestesiologia con letti per la Terapia intensiva. La resezione gastrica è un’operazione
irreversibile, ma dà buoni risultati anche verso gli ormoni responsabili della fame e nel diabete di tipo 2. Dopo l’intervento, il paziente dovrà seguire una prima fase di dieta liquida, cui seguirà una dieta morbida ed infine una dieta solida. Per evitare la malnutrizione, dovrà assumere degli integratori alimentari, come da protocollo.
Per pazienti giovani, si preferisce il bendaggio gastrico, essendo reversibile. In alcuni casi, invece, è il paziente a non sentirsi di affrontare la sleeve e per questo sceglie il bendaggio. Perlopiù, comunque, la scelta dipende dalle condizioni di salute generale del soggetto.
Ciò che è fondamentale è che il paziente sia seguito nelle fasi di follow-up prestabilite sia prima che dopo l’intervento. Le valutazioni dietologiche, dietistiche, psicologiche e chirurgiche, infatti, servono a monitorare lo stato di salute del paziente. Questo consente di ottenere i risultati migliori nel tempo.
Dopo l’intervento
Quanto è lunga la degenza dopo l’intervento?
Generalmente, dopo un bendaggio gastrico sono sufficienti due/tre giorni di degenza. Diverso il caso della sleeve gastrectomy, che richiede un giorno di pre-ricovero e quattro o cinque di degenza.
Come si valuta il successo dell’operazione, nella cosiddetta fase di “follow-up”?
Innanzi tutto, il follow-up dopo l’intervento bariatrico consiste in una serie di valutazioni dietologiche, dietistiche, psicologiche e chirurgiche, nell’arco di un anno. Il contatto con il dietologo e lo psicologo deve essere costante, mentre i controlli del chirurgo si hanno dopo uno, tre, sei mesi e poi dopo un anno. I controlli continuano anche oltre, per valutare eventuali carenze nutrizionali conseguenti, per esempio, nei livelli di ferro o di vitamine.
Per saperne di più, richiedi informazioni al Centro per la grave obesità di Rapallo, utilizzando il
form dedicato o chiama ICLAS al numero telefonico +39 0185.21311