Ospedale San Carlo di Nancy / 24 gennaio 2023

Chirurgia robotica: l’innovazione in ambito ortopedico presso Ospedale San Carlo di Nancy

Chirurgia robotica: l’innovazione in ambito ortopedico presso Ospedale San Carlo di Nancy
Con circa 800 interventi entro il 2022, una media di 8 giornalieri, l’Ospedale San Carlo di Nancy si riconferma nella top 3 del report regionale del Lazio per numero di protesi al ginocchio ( fonte: P.Re.Val.E. Lazio 2022). Uno standard di altissima qualità, sul quale però il reparto ortopedico non si siede: “Puntiamo a diventare il primo centro in Italia” afferma infatti il dott. Mario Tartarone, Capo Dipartimento del reparto di Ortopedia e Traumatologia e Responsabile dell’Unità di Chirurgia Protesica dell’Ospedale San Carlo di Nancy. Questi risultati, ci ha raccontato in una intervista, sono stati possibili grazie ad un investimento nella chirurgia robotica di ultima generazione: il Robot Navio.
 
Come funzionano e come si differenziano gli interventi di protesi al ginocchio?
 
“Nel campo della chirurgia protesica distinguiamo tra protesi totali o parziali. Nel primo caso le protesi sostituiscono l’intera superficie articolare del ginocchio, mentre nel secondo l’intervento prevede il rivestimento del solo compartimento usurato. Oggi, grazie al progresso delle tecnologie, si sceglie spesso la strada dell’intervento monocompartimentale, meno invasivo per il paziente e con una completa ripresa della funzionalità articolare. Una scelta che la chirurgia robotica ha reso più semplice e precisa”.
 
Quali sono i vantaggi della chirurgia robotica nell’ambito ortopedico?
 
“Innanzitutto, la precisione del posizionamento delle protesi, che implica anche un minore deterioramento e quindi una maggiore durata delle stesse. Basti pensare che con le tecniche convenzionali le protesi resistono tra i 15 e i 20 anni, tempistica che ci aspettiamo aumenti grazie alla chirurgia robotica. Questo perché, andando ad intervenire con una precisione millimetrica, riusciamo a ricreare una perfetta geometria articolare riducendo l’attrito fra le componenti protesiche e quindi la loro usura nel tempo. 
Un secondo vantaggio è il minor sanguinamento durante la fase operatoria. Gli strumentari tradizionali richiedono l’utilizzo di guide intramidollari che determinano un maggior sanguinamento post-operatorio. Con la chirurgia robotica, invece, questo aspetto viene aggirato, ottenendo anche una diminuzione del dolore post-operatorio e, di conseguenza, un recupero molto più rapido e tempi di ospedalizzazione più brevi - passiamo dai 4 ai 2 giorni e mezzo di media. Quest’ultimo aspetto ha implicazioni anche per l’ospedale stesso, che così affronta minori spese di degenza, presenta un rapido turnover di pazienti e dispone perciò di un maggior numero di letti liberi”.
 
Quali invece i vantaggi del Robot Navio, da voi scelto?
 
“Si tratta di un robot senza eguali al momento. A differenza degli altri sistemi robotici, infatti, non richiede uno studio TAC pre-operatorio. Grazie ad un software dedicato esso è infatti in grado di mappare completamente e con estrema precisione la superficie articolare del ginocchio creando una ricostruzione in 3D dell’intera articolazione. Questo ci permette di utilizzare una “chirurgia su misura”, costruita cioè ad hoc sull’articolazione del paziente. Inoltre, il Robot Navio è un macchinario meno imponente degli altri: questo permette un minore ingombro nella sala operatoria e non necessita di figure esterne per essere gestito. Infine, essendo dotato di rotelle, può essere facilmente spostato da una sala all’altra, aumentando esponenzialmente il numero di interventi possibili in una giornata. Una tecnologia che rivoluziona quindi i tempi operatori. Tanto che, a partire da gennaio 2023, la nostra struttura si doterà di una ulteriore evoluzione di tale sistema, scegliendo il sistema CORI che porterà questo tipo di innovazione ancora più in avanti. Saremo la prima struttura in Italia ad averlo stabilmente a disposizione e permetterà di ampliare ulteriormente il bacino di operazioni chirurgiche robotiche del settore ortopedico grazie ad un software aggiuntivo dedicato specificatamente alle operazioni all’anca”.
 
Tecnologie che rendono l’Ospedale San Carlo di Nancy un leader del settore, tanto che avete avviato uno studio dedicato
 
“Ormai utilizziamo il Navio da 3 anni, e i risultati si vedono. Abbiamo infatti oltre 400 casi che stiamo analizzando dal punto di vista scientifico. Una prima parte di questo studio conferma non solo la maggiore rapidità dei tempi di recupero dei pazienti operati, ma anche una sensazione di maggiore “fluidità” del movimento e della cinematica del ginocchio, percependo quindi le protesi come più “naturali”. Stiamo ora portando avanti i controlli, aumentando quindi la casistica e i follow-up di questo studio, che verrà corroborato dai risultati delle TAC post-operatorie, che al momento sono ancora in fase di valutazione”. 
 
 
Per maggiori informazioni 0639976111 oppure scrivici
Revisione medica a cura di: Prof. Mario Tartarone

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