San Pier Damiano Hospital / 23 luglio 2018

La colonscopia, fondamentale per la prevenzione del tumore del colon-retto

La colonscopia, fondamentale per la prevenzione del tumore del colon-retto
La colonscopia è una procedura diagnostica invasiva utilizzata per esaminare l’intestino crasso e diagnosticare le eventuali patologie presenti. Solitamente è un esame prescritto a pazienti che riportano anomali dolori addominali, stitichezza improvvisa o cronica, diarrea per lunghi periodi e perdite di sangue dal retto.

Questa indagine ha tempi d'esecuzione brevi, anche se in alcuni casi complicati o per l’effettuazione di procedure operative può durare fino ad un’ora ed in genere spaventa chi deve affrontarla, in quanto la colonscopia, nell’immaginario comune, è un esame molto doloroso.

Negli ultimi anni l’evoluzione della tecnica medica, l’utilizzo di strumenti sempre più flessibili, sottili, con ottiche ad alta definizione e l’impiego di sedativi ed antidolorifici hanno reso questa metodica più accettabile. Potremo definirla un fastidio benevolo, a fronte dell’aiuto preventivo, soprattutto nei confronti delle patologie oncologiche.

Grazie all’aiuto del Dott. Massimo Vincenzi – gastroenterologo del San Pier Damiano Hospital – ne comprendiamo le fasi, la corretta preparazione e le funzioni. Procedura eseguita anche presso la struttura di Maria Cecilia Hospital.
 

Come si svolge l’esame?

Il paziente viene sedato e trattato con antidolorifici, fatto sdraiare sul lettino sul fianco sinistro e attraverso il retto, viene introdotto, l’endoscopio. Questo sonda sottile, insufflando aria, viene poi fatta avanzare lentamente all’interno dell’intestino da parte del medico e progressivamente viene visualizzata la mucosa dell’intero colon mediante un sistema di fibre ottiche e luce fredda.

Durante l’esecuzione dell’esame, in caso di necessità, il medico effettuerà dei prelievi di tessuto (prelievi bioptici della mucosa) o l’asportazione di polipi intestinali. 

Al termine dell’esame il paziente viene dimesso entro un’ora; si consigliano solitamente 3-4 ore di riposo per poter completamente metabolizzare il sedativo utilizzato. 
 

Quale preparazione è prevista?

Prima di effettuare la procedura il paziente, nei giorni precedenti è invitato ad eseguire una pulizia intestinale, da effettuare presso il proprio domicilio, senza la necessità di ospedalizzazione.

Per questo tipo di preparazione vengono consegnate le indicazioni in fase di prenotazione; è sempre previsto l’uso di un potente lassativo ed una dieta povera di scorie.

Il giorno dell’esame il paziente dovrà presentarsi a digiuno e possibilmente accompagnato.
Può esser sempre utile al paziente un confronto con il proprio medico curante, molto preparato sulla storia clinica, per comprendere quali informazioni aggiungere.


Ci sono indicazioni particolari riservate a pazienti con altre patologie?

Solitamente chi soffre di patologie cardiache o di insufficienza renale grave deve rivolgersi al servizio di endoscopia digestiva e programmare con i medici un’adeguata preparazione intestinale. Infine è consigliato, a chi assume farmaci anticoagulanti, di sospendere l’utilizzo di questi per eseguire senza rischi eventuali prelievi di mucosa colica.


Perché fa così paura?

I pazienti spesso affrontano la colonscopia con paura perché lo ritengono un esame doloroso. Non si può parlare effettivamente di dolore ma più di fastidio, spesso causato dalla distensione delle pareti dell’intestino per l’introduzione dell’aria. L’intestino molto lungo e aderenze conseguenti a interventi chirurgici possono essere però fattori che rendono la colonscopia meno tollerabile.
La somministrazione di antidolorifici o di sedativi prima dell’esame è finalizzata a ridurre al minimo il senso di fastidio per i pazienti e quindi agevolare l’esecuzione dell’indagine.
 

Ci sono controindicazioni?

E’ una procedura sicura, le complicanze sono molto rare e per lo più legate a reazioni indesiderate ai farmaci somministrati.
 

In cosa consiste invece la colonscopia virtuale?

La colonscopia virtuale è un esame diagnostico per lo studio del colon-retto che utilizza apparecchiature TC  (tomografia computerizzata) di ultima generazione. Anche questo è un esame diagnostico utile per la prevenzione o la diagnosi di patologie neoplastiche. Questa metodica non permette procedure operative per cui nel caso di polipi intestinali deve essere seguita dalla procedura endoscopica per l’asportazione dei polipi riscontrati.
Questo esame, della durata di circa 10 minuti, può essere molto utile a persone anziane che non possono sottoporsi alla colonscopia tradizionale. 
 

La prevenzione passa di qui?

Combinata ad un precedente screening del sangue occulto fecale, la colonscopia è un esame estremamente utile nella prevenzione del tumore del colon-retto, perché permette di individuare le formazioni pre-cancerose; infatti il monitoraggio dei polipi del colon ha permesso un’importante riduzione della mortalità per neoplasia del colon-retto che è al primo posto, per incidenza, nella popolazione italiana.
 
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