San Pier Damiano Hospital / 14 dicembre 2019

Come eliminare e prevenire le macchie da acne

Come eliminare e prevenire le macchie da acne
Si fa presto dire «Non ho più l’acne». Esiste una fase “post” altrettanto importante che spesso lascia segni visibili sulla pelle: «La macchia è una pigmentazione post-infiammatoria data da una lesione tipo pustola o nodulo», spiega la Dott.ssa Emanuela Fogli, specialista in dermatologia a San Pier Damiano Hospital di Faenza (RA) «Se si ha una macchia rossa (situazione che di solito si manifesta in una fase iniziale), l’errore più grande è prendere il sole. L’iperpigmentazione inizialmente rossa diventa marrone e dura più a lungo sulla nostra pelle».

Per questo la prima regola è :«proteggere la pelle con una fotoprotezione media, minimo SPF 30, o alta con SPF 50, soprattutto in estate ma anche in inverno, per evitarne la comparsa», prosegue la dermatologa. Sulle macchie già esistenti, invece, si può interviene efficacemente con trattamenti ambulatoriali o, nei casi più lievi, domiciliari. In ogni caso è importante evitare il fai-da-te e affidarsi a un buon dermatologo che, dopo un’attenta valutazione della situazione, può suggerire la terapia più indicata.

PEELING
«Si utilizza generalmente l’acetilsalicilico che favorisce il rinnovamento cellulare, con un risultato di pelle più uniforme e luminosa, e una sensibile attenuazione delle discromie. Deve essere però un peeling di tipo medicale (eseguito da un dermatologo o da un medico estetico)».

ACIDO GLICOLICO
«Si tratta di un soft peeling ma più aggressivo e deve essere fatto da mani esperte. Più si lascia applicato e più agisce sulla pelle rimuovendo le cellule morte e favorendo così il rinnovamento cellulare. Con l’acne in fase attiva non si usa mai perché è troppo irritante. Si usa principalmente sulle rughe e per il foto-aging. È contenuto in piccole quantità anche nelle formulazioni di creme per la notte. Dopo l’applicazione di un peeling, infatti la pelle non va mai esposta al sole, per evitare la formazione di discromie».

LASER
«Ideale se l’acne ha lasciato una cicatrice o un buco. Questa è la situazione più difficile da gestire (chiamata distrofia). Si utilizzano peeling o laser quando l’acne è spenta. Anche nel caso di microcisti che possono comparire come lesione cicatriziale in fase di risoluzione dell’acne si interviene con il laser, per “aprire” le palline e consentire così la fuoriuscita del materiale in esso contenuto».

L’ITTIOLO
«Gli impacchi di dentifricio sono da evitare: provocano ustioni da fluoro. Non è sbagliato concettualmente perché asciuga il brufolo, però il fluoro è tossico. Da non usare a meno che ci si trovi impossibilitati ad altro rimedio (e non tenere applicato tutta la notte, ma solo per un’oretta). Va bene, invece, usare l’ittiolo: principio contenuto nei cosmeceutici, cosmetico che funziona come un farmaco, per lavorare sulla singola lesione».

ACQUA E BICARBONATO PER LA DETERSIONE
«Via libera ad acqua e bicarbonato per lavarsi la faccia, ma ci sono saponi fatti apposta che sono molto più performanti».

COME PREVENIRE LE MACCHIE
«I soggetti giovanissimi possono prevenire la formazione di macchie a casa utilizzando una crema con cicatrizzante e un fotoprotettore, a patto che si tratti di un prodotto cosmeceutico (acquistabile in farmacia).
Un adulto, più responsabile, per le macchie può utilizzare un farmaco locale prescritto da un medico specialista. Ma questo non esclude la visita del dermatologo nel caso in cui il fenomeno si protragga. Si possono utilizzare creme che contengono molecole schiarenti che cancellano gradualmente la macchia. Quando la macchia si è spenta si fa un trattamento di mantenimento con cicatrizzanti.
Se si ha una pelle acneica è consentito l’uso di make up a patto che sia non comedogenico. Lo stesso discorso vale per la skincare e per le creme solari».

 
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Revisione medica a cura di: Dott.ssa Emanuela Fogli

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