Ospedale San Carlo di Nancy / 04 febbraio 2020

Endometriosi: una mestruazione dolorosa può essere un segnale

Data ultimo aggiornamento: 10 giugno 2022
Endometriosi e mestruazioni dolorose
L’endometriosi è una patologia dell’età fertile causata dall’anomala presenza di tessuto endometriale al di fuori della cavità endometriale. Questo tessuto risponde agli stimoli ormonali proprio come l’endometrio e quindi sanguina ogni mese, come avviene per il ciclo mestruale, provocando l’instaurarsi di cisti ovariche ripiene di sangue (endometriomi), aderenze tenaci tra gli organi, infiammazione cronica e dolore. Le sedi di localizzazione più frequenti dell’endometriosi sono le ovaie, le tube, i legamenti uterosacrali, il setto retto uterino, il Douglas; sedi meno frequenti sono la vescica, il diaframma, il piccolo intestino, i reni, i polmoni.

La patologia non è di facile identificazione tanto che si ha un ritardo medio di diagnosi di circa 7 anni. Ciò è dovuto in parte alla scarsa conoscenza della patologia ma anche ai sintomi che possono sovrapporsi e quindi essere interpretati erroneamente come dovuti ad altre patologie (ad esempio la sindrome del colon irritabile). Spesso si sottovaluta la sintomatologia della donna affetta da endometriosi in quanto interpretata come normale dolore mestruale in una paziente che “esagera” o “non tollera” il dolore. “Bisogna, invece - sottolinea la dott.ssa Laura La Barbera radiologa dell’Ospedale San Carlo di Nancy di Roma -, partire dall’informazione e dal concetto chiave che “una mestruazione molto dolorosa non è normale” e necessita di accertamenti. La diagnosi precoce è fondamentale per limitare i danni e restituire una qualità di vita migliore alle donne affette da endometriosi”.

Dott.ssa, qual è il ruolo della Risonanza Magnetica (RM) nella diagnosi di endometriosi?

“Nel sospetto di endometriosi (dismenorrea severa, dolore nei rapporti etc), il medico di base deve richiedere in prima istanza una valutazione ginecologica con ecografia; in caso di negatività clinica ed ecografica, se la sintomatologia è severa e il sospetto permane, è consigliabile eseguire una Risonanza Magnetica (RM) senza mezzo di contrasto, esame gold standard non invasivo per la diagnosi di endometriosi. La risonanza deve essere eseguita con magnete ad alto campo (1,5 Tesla), utilizzando sequenze ad alta risoluzione e sequenze adatte alla visualizzazione delle localizzazioni attive (a contenuto ematico). In mani esperte, ovvero un radiologo dedicato, è possibile avere una diagnosi accurata e individuare anche quelle alterazioni iniziali che pongono il sospetto di patologia endometriosica ed eseguire pertanto una diagnosi precoce, che limita l’instaurarsi nel tempo delle alterazioni morfologiche e funzionali proprie dell’endometriosi di III e IV stadio. Tra queste ricordiamo la sindrome aderenziale severa, l’infiltrazione di organi e tessuti come retto-sigma, tube, parametri, legamenti uterosacrali, ureteri, vescica, piccolo intestino, peritoneo, ovaie, miometrio, nervi pelvici”.

La RM è anche in grado di aiutare il chirurgo nei casi in cui è necessario operare?

“La RM consente di definire e descrivere con precisione la localizzazione ed estensione delle alterazioni pelviche causate dall’endometriosi, effettuando una vera e propria “mappa” per il chirurgo. Ci sono una serie di caratteristiche che l’RM permette di descrivere, tra cui la sede delle localizzazioni, l’estensione, la presenza di aderenze, il grado di infiltrazione della parete intestinale e/o del retto, l’eventuale interessamento anche degli ureteri o di altre localizzazioni extrapelviche.

L’RM per endometriosi si esegue senza mezzo di contrasto?

“Esattamente. L’eventuale completamento con sequenze post contrastografiche è riservato ai dubbi interpretativi di eventuali formazioni cistiche ovariche, alle sospette condizioni di flogosi tubo-ovarica, sospette alterazioni cervico-uterine di natura non endometriosica, valutazione morfofunzionale di reni ureteri e vescica (URO-RM)”.

Come si esegue l’esame?

“L’RM ha una durata di circa 40 minuti e non è necessaria alcuna preparazione. E’ possibile
eseguirla in qualsiasi momento del ciclo. E’ un’indagine non invasiva che non utilizza radiazioni
Ionizzanti”. 

Di cosa dispone l’’Ospedale San Carlo di Nancy per la valutazione dell’endometriosi?

“La nostra unità di radiologia cerca di affiancare le proprie pazienti offrendo il massimo in termini di avanguardia tecnologica e di personalizzazione del percorso. Per questo l’esame di RM pelvica è eseguito da radiologi dedicati e specializzati in materia (io ad esempio sono specializzata in radiologia di genere), con la Risonanza Magnetica 1.5 T”.
 Una diagnosi precoce di endometriosi è di estrema importanza, visto il grande impatto sociale che ha e la frequenza con cui si manifesta.
 
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Revisione medica a cura di: Dott.ssa Laura La Barbera

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