Gli interventi di chirurgia urologica mini-invasiva, trasmessi in diretta al SIU LIVE 2019

Gli interventi di chirurgia urologica mini-invasiva, trasmessi in diretta al SIU LIVE 2019
Si è tenuto il 28 e il 29 marzo l’evento SIU LIVE 2019 organizzato dalla Società Italiana di Urologia all’Auditorium del Massimo a Roma che ha trasmesso in streaming oltre 100 interventi da circa 30 ospedali in tutto il mondo - tra cui l’Ospedale San Carlo di Nancy - per condividere nella comunità medica le tecniche più innovative in chirurgia urologica.

Nelle due giornate l’équipe di Urologia  dell’ospedale romano di GVM Care & Research guidata dal Professor Pierluigi Bove ha eseguito tre interventi in diretta live proponendo due approcci chirurgici di laparoscopia mini-invasiva per il trattamento rispettivamente del tumore della prostata e del rene e uno di endoscopia con Laser al Tullio per intervenire sull’ipertrofia prostatica benigna.

“È stato un grande privilegio poter partecipare ad un evento così prestigioso mostrando alla comunità scientifica internazionale le nostre tecniche. La chirurgia mini-invasiva laparoscopica che abbiamo proposto – ha spiegato il Professor Bove - viene effettuata attraverso una colonna videolaparoscopica con tecnologia video 3D e schermi 55’’4K”. Questo tipo di metodica permette di avere una visione estremamente fine durante l’intervento, garantendo al paziente un ridotto sanguinamento, la preservazione del tessuto sano e delle fibre nervose che regolano l’erezione e la minzione, tempi di recupero veloci e ripresa delle attività quotidiane rapida”.

 “Per quanto riguarda il trattamento con Laser al Tullio – evidenzia il Professore - siamo tra gli ospedali che effettuano il maggior numero di interventi di questo tipo in Italia. È una tecnica che azzera praticamente del tutto il sanguinamento e questo è un vantaggio, oltre che per il paziente in primis, anche per il chirurgo perché gli permette di ridurre i tempi di intervento, avere maggiore precisione ed efficacia nell’esecuzione così da poter rimuovere anche il catetere già dopo uno-due giorni dall’operazione. Si riducono in questo modo i processi irritativi e si migliora decisamente la ripresa post-operatoria”.
 

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