Ravenna Medical Center / 08 febbraio 2019

I rischi di una dieta iperproteica

I rischi di una dieta iperproteica
Le diete iperproteiche sono caratterizzate da un apporto elevato di proteine ed allo stesso tempo da uno molto ridotto di carboidrati. In assenza di indicazioni mediche specifiche, però, possono essere rischiose ed avere conseguenze negative per la salute.

In questo articolo, la dott.ssa Elisa Lapini, specialista in Dietologia del Ravenna Medical Center fa chiarezza su questo argomento.

Partiamo dall’inizio. Cosa sono le proteine e quante bisogna assumerne?

Le proteine sono dei macronutrienti, come i glucidi edi lipidi. Sono quindi delle macromolecole con una struttura ben definita da una sequenza specifica di sub-unità più piccole dette amminoacidi. Svariate sono le funzioni che esse svolgono nell’organismo, tra cui quella strutturale, possono essere infatti considerate i “mattoni” del nostro corpo, partecipando allo sviluppo ed al mantenimento dei muscoli e degli organi.
Gli alimenti che ne sono più ricchi sono i secondi piatti (carne, pesce, formaggi, legumi, uova ecc).

In un'alimentazione equilibrata la quota proteica dovrebbe rappresentare circa il 12-15% dell’apporto calorico giornaliero, quella di carboidrati tra il 45 ed il 60% e il restante 25-30% dovrebbe essere rappresentato da lipidi.

Come funzionano le diete iper-proteiche?

Per dieta iperproteica generalmente si fa riferimento ad un regime alimentare fortemente ipocalorico che prevede una riduzione della quota di carboidrati ed un aumento di quella proteica.

La dieta chetogenica è invece un regime alimentare fortemente ipocalorico in cui le percentuali di carboidrati, grassi e proteine da assumere quotidianamente sono calcolate specificatamente. In tali dietoterapie l’apporto di carboidrati generalmente è molto ridotto (circa il 10%) mentre quello proteico è leggermente superiore rispetto alla norma ed il resto è costituito da grassi. L’obiettivo è quello di costringere il corpo ad utilizzare i grassi immagazzinati per ricavare energia sotto forma di corpi chetonici.

Ci sono rischi legati all’impiego di tali regimi dietetici?

È necessario porre sempre molta cautela quando si consiglia una dieta chetogenica, perché le controindicazioni sono molteplici ed il “fai da te” è assolutamente da evitare. La dieta chetogenica infatti (e non la generica iperproteica) deve essere prescritta come intervento terapeutico in presenza di determinate patologie come sovrappeso/obesità complicata, obesità grave in previsione di un intervento di chirurgia bariatrica, epilessia.  Ci sono anche molte controindicazioni come patologie epatiche, renali, diabete di 1 tipo, gravidanza ecc. È indispensabile quindi valutare sempre e monitorare le condizioni cliniche del soggetto.
Con entrambi i regimi dietetici, in particolare se seguiti per lunghi periodi di tempo, senza supporto specialistico, possono verificarsi conseguenze gravi per la salute come carenze di vitamine, minerali e fibre. Quindi assolutamente no al “fai da te” che può essere non solo controproducente ma persino dannoso.

Per approfondire, “Alimentazione e qualità della vita: Cosa si deve mangiare per tutelare al meglio la salute?

 

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