Il
Robot da Vinci e, in particolare il modello XI, rappresenta il più evoluto sistema robotico utilizzato in Europa
dedicato alla chirurgia mininvasiva ed è in dotazione all’
Ospedale San Carlo di Nancy di Roma. A spiegare le opportunità di questa
piattaforma robotizzata applicata alla ginecologia è il
dott. Giuseppe Sorrenti, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Ginecologia dell’Ospedale di Alta Specialità.
Quali sono le applicazioni ginecologiche del Robot da Vinci
“Nell’ambito della ginecologia – spiega il Dott. Sorrenti – le principali applicazioni sono rappresentate dalla chirurgia oncologica e dalla chirurgia ricostruttiva del pavimento pelvico. In particolare, eseguiamo questo tipo di intervento per il trattamento del tumore dell’endometrio e nei prolassi genitali di grado avanzato”.
Chirurgia Robotica ginecologia per le neoplasie
“Nelle neoplasie dell’endometrio, il sistema robotico ci garantisce di lavorare con la tecnica di ‘nerve-sparing’ che consente di individuare le singole terminazioni nervose, preservandone la loro funzionalità. In questo modo, viene garantita l’integrità della funzionalità vescicale e intestinale”.
Robot da vinci e prolassi
Nel trattamento dei prolassi di alto grado, la chirurgia robotica ci consente di posizionare al meglio la rete di sostegno della cupola vaginale al promontorio del sacro. L’intervento è molto preciso, si preservano le strutture vascolari e l’integrità nervosa, evitando ripercussioni come stipsi o incontinenza urinaria”.
I vantaggi della chirurgia robotica ginecologica
Oltre all’
accuratezza del gesto chirurgico, la tecnologia robotica
riduce i tempi di ospedalizzazione e garantisce una
ripresa più rapida della normale attività: “La ripresa – prosegue il Dott. Sorrenti – è paragonabile a quella della chirurgia laparoscopica, se non migliore. I pazienti vengono
dimessi a 48 ore di distanza dall’intervento e si riducono le complicanze nel post-operatorio”.
“I vantaggi – conclude il dottore – sono quelli della chirurgia robotica e, dunque, la precisione nell’esecuzione del trattamento chirurgico soprattutto nel
mantenere l’innervazione corretta, evitando di apportare lesioni durante l’intervento. Il chirurgo opera seduto ad una consolle e utilizza comandi manuali che azionano le braccia robotizzate all’interno del campo operatorio.
L’intervento è sempre eseguito da un chirurgo esperto il cui gesto chirurgico usufruisce di una visione tridimensionale ad alta definizione. Questo sistema ci consente di lavorare con maggiore sicurezza rispetto alla laparoscopia o alla chirurgia tradizionale”.