In seguito a un danno legamentoso o meniscale, spesso si associa anche un danno cartilagineo, legato all'impatto sull'articolazione. la rigenerazione articolare può essere un valido alleato in questi casi. Ne parliamo con il
Dott. Mario Tartarone, Direttore del Dipartimento di
Ortopedia e Traumatologia all'
Ospedale San Carlo di Nancy.
Cosa si intende per rigenerazione articolare?
Oggi abbiamo a disposizione una serie di trattamenti e di terapie che consentono di
stimolare la formazione di una cartilagine fibrosa. Si tratta di una cartilagine articolare che pur non possedendo le stesse caratteristiche di quella originale consente una ripresa della funzionalità dell'articolazione pressoché completa e, soprattutto, evita che il danno cartilagineo possa andare ad estendersi all'intera articolazione.
Quali sono le condizioni per cui si applica la rigenerazione articolare?
Nel paziente giovane, che ha subìto un traumatismo, con un danno legamentoso o meniscale, spesso è associato anche un
danno cartilagineo, legato all'impatto sull'articolazione. Questi casi sono quelli con risultati migliori, in quanto
il danno molto spesso è localizzato e non esteso. Anche le persone che si ritrovano un po' più in là negli anni e che riscontrano un'iniziale usura, al secondo o terzo grado (il danno cartilagineo va dal primo al quarto grado, dove per quarto grado intendiamo l'artrosi) possono ricavare giovamento da questo tipo di trattamenti.
Quali sono le opzioni a disposizione?
Fondamentalmente tre.
L'acido ialuronico, che è quello più noto, conosciuto e utilizzato da anni;
il collagene idrolizzato, una novità rispetto all'acido ialuronico ma entrato a tutti gli effetti nella pratica clinica;
il gel piastrinico (o fattore di crescita), che consiste nel sangue stesso del paziente, prelevato, centrifugato e poi iniettato all'interno dell'articolazione per stimolare una risposta rigenerativa e quindi di riparazione nel ginocchio.
Come scegliere i vari trattamenti?
La scelta ancora oggi è legata alle
preferenze e alle convinzioni del singolo ortopedico. Bisogna, in ogni caso, tener conto d
ell'età del paziente, delle sue richieste funzionali e di quelle che sono le sue aspettative, anche nella scelta del singolo trattamento. L'acido ialuronico, ad esempio, può costituire un'ottima scelta in un paziente anziano e con un danno diffuso a tutta l'articolazione, che ha dunque bisogno di allungarle la vita. Gli altri trattamenti, invece (gel piastrinico o collagene idrolizzato), avendo una capacità biologica di stimolazione maggiore della riparazione della
cartilagine, andrebbero riservati a pazienti più giovani in cui persiste l'ipotesi o la possibilità che si possa creare la riparazione del danno cartilagineo.