Il neuroma di Morton è una
sindrome dolorosa che colpisce il nervo interdigitale plantare nel piede, spesso tra il terzo e il quarto metatarso. Sebbene sia una condizione benigna, non va trascurata.
Cosa comporta un neuroma di Morton non curato
Se non viene trattato tempestivamente, il neuroma
può portare a un peggioramento dei sintomi e a limitazioni significative nella vita quotidiana del paziente.
Inizialmente,
il dolore e le parestesie (sensazioni anomale come formicolio o intorpidimento) possono essere occasionali o leggeri, ma
con il tempo tendono a diventare più persistenti e intensi. Il neuroma può interferire con la capacità di camminare e svolgere attività normali a causa del disagio e del dolore lancinante che si estende dalla pianta del piede alle dita. In alcuni casi, la mancata cura può portare a una
progressiva perdita di sensibilità nella zona interessata, rendendo
più complesso il trattamento in fasi avanzate.
Dal neuroma di Morton si guarisce?
È assolutamente possibile guarire dal neuroma di Morton, se la diagnosi è stata tempestiva, il trattamento selezionato è efficace e a patto che il paziente segua con attenzione le indicazioni del medico.
In genere, si inizia con
terapie conservative per ridurre la pressione sul nervo e alleviare il dolore. Il paziente deve indossare
calzature a calzata larga o scarpe ortopediche e sottoporsi a
cicli di infiltrazioni di cortisonici e anestetici locali. Può essere utile
integrare il trattamento con complessi vitaminici B, palmitoiletanolamide (PEA) e/o Acetil-carnitina e, superata la fase acuta,
indossare plantari.
Per i casi resistenti alla terapia conservativa, l’
alcolizzazione ecoguidata, con iniezioni di alcol diluito ogni 15 giorni fino alla scomparsa del dolore (di solito da 2 a 7 iniezioni), e l’
ablazione a radiofrequenza sono opzioni efficaci per trattare il tessuto fibroso intorno al nervo.
Esercizi di stretching mirati possono portare ulteriore sollievo.
In caso di fallimento della terapia conservativa, l’
intervento chirurgico, come la
neurectomia, diventa l’opzione prediletta, soprattutto se il neuroma supera i 4-5 mm. Questo procedimento, eseguito con anestesia periferica, comporta la rimozione del neuroma, preferibilmente per via dorsale. L’intervento permette al paziente di tornare alle normali calzature entro 4-6 settimane.
Alternative disponibili includono la
decompressione chirurgica, per creare spazio intorno al nervo, e la
neuroablazione criogenica, che elimina le fibre nervose responsabili del dolore con temperature estremamente basse.
Il neuroma di Morton si può riformare?
La possibilità che un neuroma di Morton si riformi
dipende da vari fattori, inclusi il tipo di trattamento adottato e le condizioni specifiche del paziente.
Se il problema non viene completamente risolto o se i fattori scatenanti (come il continuo uso di calzature inadeguate o l’attività fisica stressante per l’avampiede)
non vengono corretti, esiste il rischio che il tessuto fibroso intorno al nervo possa riformarsi. Questo fenomeno è più comune se non vengono adottati interventi mirati per ridurre la pressione sul nervo e prevenire l’irritazione. Tuttavia,
con un trattamento adeguato e un cambiamento dello stile di vita, comprese modifiche nell’uso delle calzature e terapie fisiche, è possibile ridurre significativamente il rischio di recidive.