Santa Rita Hospital / 26 giugno 2018

Patologie degenerative della colonna vertebrale: chirurgia mininvasiva per riportare in salute la schiena

Patologie degenerative della colonna vertebrale: chirurgia mininvasiva per riportare in salute la schiena
Il dottor Franco Eliseo, Specialista in Ortopedia e Traumatologia a Santa Rita Hospital di Montecatini Terme illustra le tecniche d’intervento utili a risolvere la stenosi del canale vertebrale, le discopatie e l’ernia del disco

Le problematiche degenerative della colonna vertebrale, sono condizioni che comportano la perdita della normale struttura e funzione del rachide. Questi disturbi sono piuttosto comuni e e molto spesso associati agli effetti dell’invecchiamento. Tuttavia possono essere indotti anche da infezioni, tumori, patologie muscolari o artrite.

Dottor Eliseo, quali sono le principali patologie a carico della colonna vertebrale?

“Principalmente parliamo di stenosi del canale vertebrale; di discopatia degenerativa ed ernia del disco. Nel primo caso, si evidenzia un restringimento del canale in cui ‘corrono’ le strutture nervose.  Lo schiacciamento, con conseguente indebolimento dell’impulso nervoso agli arti, è tipica di pazienti over 60.  E i sintomi lamentati riconducibile a dolore, difficoltà nella deambulazione e diminuzione della forza. La discopatia degenerativa, invece, è un vero e proprio processo di usura del disco vertebrale, correlato all’età o a determinate patologie, che gradualmente viene ‘a mancare’, provocando dolore dapprima nella deambulazione, poi nel mantenimento della postura eretta. È come se nella nostra automobile cedesse di colpo un ammortizzatore. Per ernia del disco, infine, intendiamo la rottura del tessuto fibroso che ricopre il disco vertebrale: ciò causa ‘frizioni’ e dunque dolori durante la normale attività quotidiana”. 

Riconducibili a che tipo di cause?

“I fattori che entrano in gioco risultano più di uno: età e costituzione fisica e, nel caso della stenosi, processi artrosici per i quali le strutture ossee tendono ad ingrossarsi verso l’interno del canale, comprimendo le strutture nervose. A questi fattori si aggiungono lo stile di vita sedentario e altre malattie importanti: ad iniziare dal diabete”.

Come viene trattata la stenosi del canale vertebrale?

“Il chirurgo vertebrale esegue una laminectomia decompressiva; cioè ‘libera’ le strutture nervose rimuovendo ciò che ne determina lo schiacciamento. Vi sono casi in cui questo primo intervento può portare ad un indebolimento della parte di colonna vertebrale interessata e quindi si rende necessario procedere alla stabilizzazione del rachide mediante l’inserimento di apposite viti in titatio. È un approccio meno invasivo rispetto alla chirurgia tradizionale, ancora meglio se effettuato in anestesia generale. La zona del rachide maggiormente interessata dalla stenosi è in percentuale elevata quella lombare”.

Cosa si può fare, di contro, nella risoluzione dell’ernia?

“In molti pazienti l’ernia si risolve spontaneamente. Ma se le condizioni si aggravano, cioè vi è un aumento del dolore e una diminuzione delle possibilità di movimento, l’ernia dev’essere rimossa chirurgicamente, asportando il tessuto discale fuoriuscito e liberando la radice nervosa. Anche qui in situazioni d’instabilità del rachide si completa l’intervento stabilizzandolo con mezzi di sintesi in lega metallica”.

Per quanto riguarda, invece, la discopatia degnenerativa?

“In genere s’interviene per via posteriore; soprattutto per evitare problematiche di tipo andrologico, mediante una stabilizzazione dinamica della colonna e l’inserimento di uno spaziatore tra i processi spinosi della vertebra, così da impedire la compressione dei nervi. L’intervento è sempre mininvasivo”.

Le patologie più frequenti riscontrate dallo specialista?

“Direi la discopatia degenerativa, a partire dai 45/50 anni, a seconda del livello di attività fisica del paziente, e a seguire la stenosi del canale vertebrale”.

Altre problematiche di rilievo?

“La spondilolistesi: cioè lo slittamento di una vertebra sull’altra, che causa una situazione di forte instabilità nella colonna, oltre a dolori, disturbi neurologici e sciatalgia. Viene anch’essa trattata per mezza della stabilizzazione chirurgica tramite viti in titanio”.

La prevenzione delle patologie del rachide è possibile?

“Purtroppo i pazienti arrivano all’attenzione del chirurgo ortopedico quando il quadro clinico è già piuttosto grave; ma mantenere un peso adeguato, non passare troppo tempo in piedi ed evitare eccessive sollecitazioni della colonna sono dei buoni elementi di protezione”.



 

condividi o salva l'articolo

Le informazioni contenute nel Sito, seppur validate dai nostri medici, non intendono sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica.

Articoli correlati a Patologie degenerative della colonna vertebrale: chirurgia mininvasiva per riportare in salute la schiena

15 dicembre 2021 - GVM

Risolvere le deformità della colonna con una chirurgia personalizzata

Grazie a barre ad allungamento magnetico e alla tecnica VCR, oggi la chirurgia può risolvere anche casi molto complessi   

Prenotazioni e appuntamenti nel palmo della tua mano

La nuova app MyGVM ti permette di trovare il tuo medico preferito, prenotare visite, controllare l’esito degli esami direttamente dal tuo telefonino! Scaricala ora:
anni