Tiberia Hospital / 16 febbraio 2019

Patologie prostatiche: a Villa Tiberia Hospital un centro dedicato con percorsi di cura d’avanguardia

Patologie prostatiche: a Villa Tiberia Hospital un centro dedicato con percorsi di cura d’avanguardia
Il Centro Holep di Villa Tiberia Hospital si propone il trattamento di tutte le patologie prostatiche, prevalentemente di natura ostruttiva, che un tempo veniva eseguito con altre metodiche. La Holep, cioè laser ad Holmio nella fattispecie, è un intervento con laser che permette di eseguire lo stesso tipo di procedura nelle prostate voluminose rispetto a quelle che un tempo prevedevano un taglio sull'addome per eliminare gli adenomi (la cosiddetta prostatectomia a cielo aperto). Con il laser tale intervento può essere eseguito in via endoscopica, entrando perciò per vie naturali (nello specifico, dal pene).
 
 
Quali patologie vengono curate?

Il laser ad Holmio - spiega il Dott. Danilo Dini, Coordinatore dell’Ambulatorio di Urologia della struttura romana - nasce per trattare prostate di grossi volumi, ma l'affinamento della tecnologia ha fatto sì che possa essere utile anche per trattare la calcolosi e i tumori della vescica.

Quali sono i vantaggi?

I vantaggi del laser ad Holmio Holep rispetto alla TURP (resezione endoscopica della prostata) sono legati soprattutto alla ridotta degenza del paziente (da quattro giorni a due), al minore sanguinamento, al ridotto tasso delle complicanze post-operatorie e alla possibilità di aggredire senza tagli e drenaggi, prostate di dimensioni più voluminose. Inoltre con questa tecnica si registra una notevole riduzione dei tassi di re-intervento e un miglioramento della funzione urinaria con minzione spontanea.

Le differenze con le altre tecniche?

Il laser ad Holmio ha l'indubbio vantaggio di ottenere anche un istologico. Il Green Light, un altro tipo di laser, ad esempio, detiene la capacità di bruciare il tessuto ma senza la possibilità di avere un esame istologico. Visto che sempre più spesso si incontrano pazienti dall'età media di 55-60 anni che si sottopongono ad intervento chirurgico, avere a disposizione un istologico a quell'età consente di stabilire subito una terapia adeguata qualora si scoprissero dei tumori incidentali.

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