L’Unità Operativa di
Chirurgia Generale dell’
Ospedale San Carlo di Nancy, punto di riferimento per il territorio laziale per la laparoscopia, offre un servizio d’eccellenza anche per le patologie pelvico-proctologiche, di cui si occupa dalla diagnosi alla cura trattando anche i tumori benigni e maligni del canale anale.
L'Ospedale San Carlo di Nancy è stato tra i primi a proporre in Italia la chirurgia trans-anale per il prolasso rettale. “L’Unità – spiega il
Dott. Masci, lavora secondo standard e linee guida riconosciuti dalla Società Italiana Unitaria Colonproctologia (SIUCP) e avvia costantemente percorsi multidisciplinari, interagendo con uroginecologi per lo studio della pelvi, gastroenterologi, nutrizionisti, endoscopisti e radiologi”.
Al paziente viene offerto un approccio trasversale che prevede il primo incontro con il chirurgo proctologo a seguito del quale si procede con eventuali esami di primo livello (anoscopia, colonscopia, gastroscopia, Rx clisma opaco, ecografia anorettale) o secondo livello, (Rx defecografia, RM pelvica, manometria anorettale). Gli esami strumentali come la colonscopia, la gastroscopia e la manometria sono effettuati con apparecchiature di ultima generazione che garantiscono il maggior confort possibile al paziente.
Normalmente si rivolgono all’Unità pazienti di entrambi i sessi con difficoltà all’evacuazione, stipsi, senso di peso anale o vescicale, bruciore, dolore, prurito anale, prolasso emorroidario, prolasso rettale o retto-utero e vescicale, incontinenza fecale o vescicale e anche tumori benigni e maligni del canale anale. Le terapie proposte, che normalmente seguono anche un percorso con il nutrizionista, sono di tipo conservativo, riabilitativo o chirurgiche. “In questo caso – spiega il dott. Masci – si procede con intervento mini-invasivo laparoscopico o perineale”.