La
Risonanza Magnetica alla prostata svolge un ruolo fondamentale nella
diagnosi precoce e nel monitoraggio di una neoplasia molto diffusa: il
tumore alla prostata. Nel 2022, secondo quanto riportato da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), sono stati 40.500 i tumori alla prostata diagnosticati, con un aumento del 16% rispetto ai 34.800 del 2017.
Ne abbiamo parlato con il
dott. Mario Murrone, responsabile del dipartimento di
Diagnostica per immagini a
Città di Lecce Hospital. La struttura salentina è equipaggiata con il
sistema di RM all’avanguardia MAGNETOM Sola, che consente di eseguire esami avanzati, come l’imaging multiparametrico della prostata, che offre un’elevata qualità d’immagine e una tempistica d’esame contenuta.
Cos’è la RM multiparametrica della prostata
La Risonanza Magnetica multiparametrica è un esame diagnostico che sfrutta
tecnologie innovative per acquisire diversi parametri ed elaborarli ottenendo maggiori informazioni rispetto alla RM di precedente generazione. I dati estremamente dettagliati sull’area da studiare consentono di approfondire aspetti come la morfologia o la vascolarizzazione, in questo caso della prostata, che viene indagata nei tre piani dello spazio.
In dettaglio, i
parametri utilizzati per studiare la struttura della prostata sono tre:
- morfologia: valuta le dimensioni, i profili e la suddivisione anatomica;
- diffusione: analizza la presenza di una riduzione sospetta del contenuto di liquido fra le cellule;
- perfusione: studia le variazioni del flusso di sangue diretto alla ghiandola.
In particolare, la MAGNETOM Sola è equipaggiata con la
tecnologia BioMatrix, che consente alla macchina di adattarsi al paziente e alle sue caratteristiche anatomiche, per compensare artefatti e migliorare la qualità d’immagine, e con la
tecnologia GO, che semplifica le interazioni dell’operatore accelerando il flusso di lavoro e aumentando la qualità della scansione.
Nel migliorare il
comfort del paziente, svolgono un ruolo fondamentale la velocità dei software; la leggerezza delle bobine; l’illuminazione led e la ventilazione all’interno dell’anello; la possibilità di trasmettere musica tramite cuffie durante l’esame RM (utile per attenuare il suono tipico di un esame di RM).
Quando è indicata
Lo
screening del tumore alla prostata si basa su:
- visita urologica con esplorazione digito-rettale;
- esame del PSA (Antigene Prostatico Specifico).
Durante il controllo specialistico, la
manovra digito-rettale consente di rilevare o escludere emorroidi, ragadi e polipi e di conoscere lo stato di salute della prostata, valutando ingrandimenti, irregolarità, nodosità e cambiamenti di consistenza del tessuto.
Il
dosaggio del PSA si ottiene tramite un prelievo del sangue. Il PSA è un marcatore di organo non specifico per il tumore. Rileva, infatti, danni alle cellule prostatiche, che possono essere causate anche da un’infiammazione o da un’ipertrofia. Un marcatore molto sensibile, ma poco specifico: una sua alterazione non indica con certezza un carcinoma prostatico. In questi casi, l’
utilizzo della Risonanza Magnetica multiparametrica è indicata per individuare e studiare le neoplasie. Si dimostra un’indagine di fondamentale importanza in ambito urologico, in particolare per:
- valutazione dei pazienti con PSA elevato, per identificare i candidati a biopsia;
- rivalutazione di pazienti con PSA elevato e precedenti biopsie negative;
- stima dell’estensione della neoplasia al fine di stabilire il miglior tipo di trattamento;
- identificazione di recidive nei pazienti con rialzo di PSA sottoposti a terapia chirurgica, radiante o farmacologica;
- monitoraggio di neoplasie poco aggressive in pazienti che optano, in alternativa al trattamento, per un controllo periodico.
Sulla base dei riscontri della RM, risulta possibile una
completa mappatura dell’intero volume prostatico per l’identificazione di zone con bassa, intermedia o alta probabilità di coinvolgimento neoplastico su cui pianificare prelievi bioptici mirati.
Preparazione e mezzi di contrasto
La RM con iniezione per via endovenosa di
mezzi di contrasto si rivela utile per migliorare ulteriormente la visibilità delle strutture da indagare, e richiede una preparazione specifica. Il paziente deve:
- effettuare preventivamente con analisi del sangue la misurazione del livello di creatininemia (la presenza nel sangue di creatinina), per valutare la funzionalità dei reni;
- rimuovere eventuali lenti a contatto, protesi dentarie mobili o qualsiasi oggetto contenente metalli;
- avvisare il medico radiologo se sono presenti allergie a farmaci;
- digiunare il giorno prima dell’esame.
Come si esegue
La RM multiparametrica della prostata
è un esame non invasivo e indolore. Il paziente deve sdraiarsi sul lettino in posizione supina e restare immobile, respirando regolarmente. La macchina procede a scansionare le immagini, che vengono elaborate da un software e valutate contestualmente dal radiologo.
La durata dell’indagine è di circa 30 minuti.