D'Amore Hospital / 28 settembre 2018

Ritenzione idrica: prevenzione e terapie

Ritenzione idrica: prevenzione e terapie
La “ritenzione idrica” è una problematica che consiste nella tendenza dell’organismo a trattenere i liquidi e si manifesta in genere con l’edema, una condizione in cui l’accumulo di liquidi nei tessuti ne causa un anomalo rigonfiamento.  Il disturbo è largamente diffuso ma spesso sottovalutato. Le conseguenze della ritenzione idrica non rappresentano soltanto un danno di tipo estetico, ma è causa di fastidiosi problemi che tendono a cronicizzarsi.
 
L’ambulatorio di Nutrizione Clinica di D’Amore Hospital ha attivato un percorso di prevenzione e cura della ritenzione idrica che consente ai pazienti di individuare la problematica in modo precoce e intervenire per rallentare l’insorgere di altre patologie ad essa correlate. Ne parliamo con il dottor Michele Pastorelli, biologo nutrizionista di D’Amore Hospital.
 
Dottor Pastorelli, la ritenzione idrica è un problema spesso sottovalutato: quali conseguenze può comportare se non trattata in tempo?
“La ritenzione idrica può causare ristagno dei liquidi in eccesso tra la massa magra e lo strato di adipe. A causa dell’alterata circolazione venosa e linfatica insieme a questi liquidi ristagnano anche numerose tossine che alterano un metabolismo cellulare già compromesso dal ridotto apporto di ossigeno e nutrienti”.
 
A quali patologie è riconducibile ?
“Le patologie che possono dipendere dalla ritenzione idrica sono: insufficienza circolatoria linfatica, venosa, arteriosa, insufficienza renale e diminuzione della massa magra. Tuttavia il principale responsabile della ritenzione idrica è uno stile di vita sbagliato, la cui semplice correzione può apportare notevoli benefici. In assenza di patologie importanti anche il sovrappeso rallenta la diuresi e favorisce il ristagno di questi fluidi che è generalmente superiore nelle zone predisposte all’accumulo di grasso (addome, cosce e glutei)”.
 
Come si misura la ritenzione idrica?
“Si misura con l'analisi bioimpedenziometrica, (BIVA), una tecnica che permette la valutazione della composizione corporea e lo stato di idratazione tramite la misura in continuo delle proprietà elettriche dei tessuti. In particolare, è possibile ottenere vari parametri:  acqua extracellulare (ECW), acqua intracellulare (ICW), massa cellulare (BCM), massa magra (FFM), massa grassa (FM), metabolismo basale correlato alla massa cellulare”.
 
“Quali sono i valori ottimali da raggiungere?
“I valori ottimali sono quelli compresi tra 40 % e 48 % di acqua extracellulare”.
 
Quali sono le terapie disponibili?
“Presso il nostro Ambulatorio procediamo con una valutazione completa dello stato di salute del paziente, partendo dalla bioimpedenziometrica. Una volta individuato il problema, stabiliamo con lui un piano alimentare personalizzato che mira a ridurre il sale, drenare i liquidi con tisane e ad aumentare l’apporto di frutta e verdura, possibilmente di colori differenti, che sono molto importanti per incrementare i liquidi presenti nel corpo”.
 

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