03 giugno 2022

Soffio al cuore e sport: che fare?

Soffio al cuore e sport: che fare?
Il soffio al cuore è quel tipico suono, individuato dal cardiologo grazie all’auscultazione, che identifica un flusso sanguigno dal cuore all’arteria particolarmente turbolento. Questo può verificarsi perché una valvola del cuore è ristretta (stenosi) o non è in grado di chiudersi correttamente: si creano così alcune vibrazioni, che vengono trasmesse meccanicamente alla superficie del torace, e il medico percepisce il cosiddetto soffio.

Si tratta di una condizione piuttosto comune, in genere benigna, ma in alcuni casi può anche essere un campanello d’allarme. Ecco perché i pazienti abituati a praticare una regolare attività fisica si pongono una domanda: con il soffio al cuore si può fare sport? La risposta dipende dalla tipologia di soffio al cuore che si presenta. Ed è una domanda più che legittima, dal momento che il movimento ha un’influenza molto positiva sulla vita quotidiana e può contribuire a prevenire la comparsa di numerose patologie, anche legate al cuore.
 
Le tipologie di soffio al cuore
Sono due le tipologie di questo disturbo, la cui individuazione permette di valutare anche le azioni da intraprendere:
  • Soffio al cuore organico o patologico, legato a un’anomalia del cuore o ad altre patologie
  • Soffio al cuore innocente o funzionale, che si presenta in cuore sano
Il soffio al cuore innocente è piuttosto diffuso nei neonati e nei bambini e tende a regredire fino a scomparire del tutto durante il processo di crescita, di cui è considerato parte integrante.
 
Soffio al cuore: bambini e sport
La riflessione su soffio al cuore e sport deve quindi partire fin dalla più tenera età: i bambini possono tranquillamente praticare sport, anche agonistico, se il soffio è innocente. Molte persone a cui viene diagnosticato un soffio cardiaco temono che l'attività fisica possa in qualche modo aggravare il problema o mettere a repentaglio la propria salute. Se ciò può essere vero in presenza di soffi patologici, di fronte ad un soffio "benigno" o fisiologico tale comportamento è assolutamente sbagliato. Non a caso durante l'attività fisica il soffio organico tende ad accentuarsi mentre quello funzionale tende a scomparire.

Di fatto, se il soffio cardiaco non è patologico, non esiste alcuna controindicazione alla pratica di attività sportive, a qualsiasi livello esse vengano praticate. Al contrario, il movimento è il miglior alleato del sistema cardiovascolare, anche nei pazienti più piccoli. È quindi assolutamente necessario ottenere una diagnosi di soffio al cuore funzionale prima di permettere al bambino di praticare regolarmente attività fisica.
 
Soffio al cuore e sport agonistico
Il soffio al cuore influisce sullo sport se il disturbo viene riconosciuto come patologico. In questo caso, l’attività fisica non dev’essere evitata a prescindere, ma è consigliabile ridurne la frequenza e l’intensità. Nella maggior parte dei casi, lo sport agonistico non è consentito, soprattutto in presenza di sintomi evidenti. Un’attività aerobica moderata, che consenta di limitare gli sforzi e allo stesso tempo porti benefici al cuore, è sicuramente preferibile.
 
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